La Parolina

La Parolina, vent’anni di cucina e sogni al confine di tre regioni in provincia di Viterbo

Tra Lazio, Toscana e Umbria, a marzo 2005 Iside De Cesare e Romano Gordini aprivano il loro ristorante che oggi conta anche un b&b. Il 2025 sarà un anno ricco di festeggiamenti, tra menu dedicati ai giovanissimi e piatti simbolo.

Il 5 marzo 2005 per molti sarà stato un sabato qualunque, ma per Trevinano – un borgo in provincia di Rieti incastonato tra Lazio, Umbria e Toscana – questa data ha segnato l’inizio di una nuova storia. Quella sera, in un paese con poco più di un centinaio di abitanti, due ragazzi aprivano le porte di un ristorante destinato a lasciare il segno. Erano Iside De Cesare e Romano Gordini, e quel ristorante si chiamava La Parolina.

A sentirli raccontare come è nato tutto, sembra quasi un caso. «Cercavamo in quella zona perché affascinati dalle colline che univano Lazio, Umbria e Toscana, poi abbiamo conosciuto una ragazza che ci ha fatto vedere un locale – racconta Iside –. Era chiuso, ma ci è piaciuto subito. Ci siamo attivati per la licenza e soprattutto ci siamo impegnati in prima persona per ristrutturarlo. È stata una fatica bellissima»

Un’identità costruita giorno dopo giorno

Dopo pochi mesi dall’apertura, La Parolina è stata ben presto notata dalla critica di settore e il riconoscimento più atteso è arrivato nel 2008, con la stella Michelin, che ha consacrato l’insegna come una tra le migliori tavole del Centro Italia. È lo stesso anno in cui nasce Azzurra, la prima figlia di Iside e Romano. Nel 2011 i due chef decidono di spingersi ancora oltre: acquistano un terreno di fronte al ristorante, con una vista mozzafiato sulle colline. È lì che fanno nascere la nuova Parolina, in un casale di pietra affacciato sulla natura, e aprono anche La Letterina, bed & breakfast che permette agli ospiti di prolungare l’esperienza gastronomica e godersi l’atmosfera dell’Alta Tuscia.

Oggi, vent’anni dopo, La Parolina è un luogo che ha saputo costruire un’identità radicata nel territorio, valorizzando piccole aziende e produttori locali. Non è solo una cucina d’autore, ma un progetto di comunità, fatto di piatti riconoscibili, tecniche raffinate e ingredienti che raccontano la terra. L’impasto del pane, le conserve dell’orto, le paste fresche fatte in casa: ogni dettaglio è parte di una visione che mette gusto e tradizione al centro, senza rinunciare a un tocco creativo.

Un anniversario lungo un anno

Per celebrare il traguardo dei vent’anni, Iside e Romano hanno pensato a una serie di iniziative che coinvolgeranno clienti, giovani cuochi e amanti della buona tavola. Dopo aver chiuso il ristorante nel giorno del suo compleanno, il 5 marzo, dedicando questa data alla squadra, con una giornata di festa nella cantina della famiglia Cotarella, si entra nel vivo dei festeggiamenti: dai 20 voucher speciali, che includono una cena con abbinamento vini Cotarella, una notte a La Letterina e un brindisi di benvenuto in camera a un menu dedicato ai giovani chef, disponibile fino al 5 giugno, per gli studenti degli istituti alberghieri di tutta Italia che abbiano meno di vent’anni con un percorso degustazione a un prezzo speciale. Poi c’è un viaggio nella memoria, menu celebrativo che, per tutto il 2025, riproporrà i piatti simbolo del ristorante: dal Caviale di lenticchia ai Cappelletti in brodo progressivo, fino alla selezione di piccola pasticceria ispirata all’Italia.

E non finisce qui. Durante l’anno verranno annunciate altre iniziative, sempre nel segno dell’accoglienza, del legame con il territorio e della volontà di condividere il percorso con chi ha reso possibile questa storia lunga due decenni. «Ci sentiamo di ringraziare tutte le persone che ci hanno conosciuto e che vorranno farlo, la nostra idea sarà sempre quella di essere ogni giorno quel pranzo speciale della domenica in campagna, in famiglia». Così, a La Parolina, ogni domenica dura da vent’anni.

Maggiori informazioni

La Parolina
Via Giacomo Leopardi 1, Trevinano (Viterbo)
laparolina.it

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