Percorrendo via Luigi Petroselli nel centro storico di Roma è inevitabile soffermarsi a guardare i monumenti dell’impero romano – dalla piazza che ospitata Bocca della Verità, con la sua chiesa di Santa Maria in Cosmedin, ai templi di Portuno e di Ercole Vincitore – che con il loro peso storico celebrano i sampietrini che conducono a uno dei simboli di Roma, Circo Massimo. Basta però alzare lo sguardo per notare una discreta terrazza totalmente en plein air che risponde al nome di 47 Circus Roof Garden, dove ha sede il ristorante del 47 Boutique Hotel, fondato esattamente 20 anni e che da tempo guarda verso un futuro più sostenibile.
Se la notizia che l’albergo ha raggiunto l’importante certificazione “Green Globe” – ente leader mondiale nella certificazione ambientale per la gestione sostenibile delle imprese operanti nel settore del turismo – è datata maggio 2023, una conquista che lo ha reso il primo a Roma a vantare questo riconoscimento, a enfatizzare le sue peculiarità “verdi” è oggi la creazione del 47 Hortus, il nuovo progetto che sostiene l’autoproduzione agricola del ristorante. A ispirare il nuovo (il suo ingresso risale allo scorso ottobre) resident chef Maurizio Lustrati – sempre sotto la supervisione di Gabriele Enrico– è proprio l’orto nella Tuscia, valore aggiunto della cucina del 47 Circus che, grazie ai suoi 4 ettari di terreno situati nel Parco Regionale Marturanum, permette al cuoco di utilizzare verdura biologica. All’interno del parco sono inoltre presenti più di 400 ulivi da cui l’hotel ricava il suo olio extravergine d’oliva che è il frutto di un blend in cui domina la variante leccino, dal sapore pungente e delicato al tempo stesso.
Tra le proposte dell’attuale menu che celebra la materia prima e il rispetto delle stagioni, ci sono le Tagliatelle di farina di castagne con ragù di anatra, il Risotto mantecato alla zucca con tartufo nero o il Filetto di manzo ai profumi di bosco e sottobosco. Tutto viene naturalmente condito con l’olio fatto in casa.