Nel paese incantato di Lamole, uno dei punti più alti del Chianti Classico, è difficile non rimanere senza fiato per la bellezza del paesaggio. Qui i contadini erano così legati alla propria terra che sono rimasti anche dopo la fine della mezzadria. Tra ponticelli, fontanili e casali i terrazzamenti dove cresce il sangiovese, nella forma del tipico alberello lamolese, godono di una vista maestosa sulla valle di Greve. Un luogo dove il gruppo Santa Margherita – famoso in tutto il mondo per aver diffuso oltreoceano il pinot grigio, creato dal conte Gaetano Marzotto nel 1935, diventando un cult e capostipite di un’intera generazione di nuovi vini bianchi italiani – si è inserito con grande sensibilità. Oggi il gruppo include una produzione che va dall’Alto Adige al nord fino alla Sardegna e la Sicilia al sud; Santa Margherita sostiene un lavoro incessante per mantenere intatta la biodiversità nelle diverse tenute e lavora con rispetto per la natura. Per esempio, la nuova cantina madre a Villanova è completamente autosufficiente a livello energetico grazie a un grande impianto fotovoltaico sul tetto della cantina di vinificazione di duemila metri quadri, e a una centrale a biomasse recentemente messa a punto. Questo sistema consente di ridurre di diverse centinaia di tonnellate l’anidride carbonica in produzione e di non bruciarne quasi altrettante di olio combustibile. La “carbon neutrality” coinvolge il 10% della produzione complessiva rendendo Santa Margherita una delle cantine prime al mondo nella lotta al riscaldamento ambientale. Anche a Lamole, dove i terreni hanno un forte potere drenante, si lavora in modo strettamente biologico usando anche alghe, aloe e propoli per rendere le viti più resistenti; i muretti a secco hanno una funzione cruciale per la vigna, che oltre a fornire spazio vitale evitano il dilavamento della collina verso valle, riflettono la luce diurna stimolando la fotosintesi e trattengono il calore rilasciato durante le notti. Tutti questi fattori conferiscono ai vini di Lamole un grande carattere, specchio dell’ambiente e del terroir. Lamole è diventata uno degli undici villaggi del Chianti Classico (unità geografiche aggiuntive) tramite la decisione del consorzio del Gallo Nero nel 2021.