La sesta edizione del concorso Questione di Etichetta, organizzato dalla storica cantina Mosnel, ha visto trionfare l’arte raffinata e concettuale di Lisa Perbellini, giovane designer veronese che ha saputo tradurre in immagine il lungo e paziente affinamento del Franciacorta Brut QdE 2001. Il progetto vincitore, dall’evocativo titolo Ventun anni di affinamento sui lieviti, il tempo ha scolpito l’Eccellenza, vestirà così le 100 bottiglie numerate in formato magnum di questo Franciacorta, un vino che racconta evoluzione e cura.
L’etichetta creata da Perbellini è una vera e propria opera d’arte, dove l’intricata trama di linee colorate rappresenta una radice che si snoda e si intreccia, simboleggiando la profondità e la complessità del lungo processo di affinamento sui lieviti (più di 21 anni). Ogni linea e ogni colore raccontano una storia, dallo sviluppo degli aromi fruttati alla struttura sempre più armoniosa del vino. Ventuno linee dorate si fanno protagoniste, come un tributo al tempo che, anno dopo anno, arricchisce il carattere del Franciacorta, rendendolo un vino unico e ricco di sfumature.
Non si tratta solo di un’etichetta esteticamente accattivante, ma di un progetto che sintetizza il rispetto per il territorio e l’importanza della sostenibilità, temi centrali anche nella filosofia di Mosnel. Come ha spiegato Lucia Barzanò, titolare della cantina assieme al fratello Giulio: «Abbiamo scelto il lavoro realizzato da Lisa Perbellini grazie alla capacità di sintesi fra la realizzazione grafica e i significati che vengono esplicitati e che uniscono elementi del territorio e della sostenibilità. Il segno, inoltre, è particolarmente efficace, potente, dinamico e contemporaneo. Il giudizio dei giurati è stato pressoché unanime: eravamo tutti d’accordo sul fatto che l’immagine rappresentasse pienamente lo spirito di Mosnel e il valore del tempo, fattore che contraddistingue da sempre la nostra filosofia».
Il lavoro di Perbellini ha colpito il giudizio della giuria, composta da esperti del settore, tra cui il nostro direttore responsabile Federico De Cesare Viola, che unanimemente ha riconosciuto l’efficacia del progetto, definito “potente e pienamente rappresentativa dello spirito di Mosnel”. Questo concorso, che ritorna dopo dieci anni di pausa, ha visto la partecipazione di circa 150 progetti da tutta Italia, per arrivare a una rosa di dieci finalisti. Il secondo e terzo posto sono andati rispettivamente ai progetti Radici di Giulia Falletti e Riccardo Galli, e Take only pictures di Beatrice Bianchet. Una menzione speciale è stata riservata a Claudia Polizzi ed Elisa Grezzani per la loro ricerca cromatica innovativa e la rottura degli schemi tradizionali.
Con questo appuntamento, Mosnel celebra non solo la tradizione e la qualità del suo Franciacorta, ma offre anche uno spazio di espressione agli artisti, creando un dialogo tra il mondo del vino e quello del design. Il risultato è un’opera che, proprio come il vino che rappresenta, è destinata a rimanere nel tempo, unendo estetica, significato e profonda connessione con la storia e il territorio vinicolo di appartenenza.