Si preannuncia un week end ad alto tasso zuccherino – per quanto mai stucchevole – quello del 5 e 6 ottobre, a Milano. Anche quest’anno, infatti, il capoluogo lombardo torna a ospitare il Festival della Pasticceria Italiana, il grande evento annuale che riunisce i grandi maestri dell’arte bianca dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani – 54, in totale, dalla Val d’Aosta alla Sicilia, sono i membri dell’associazione attualmente presieduta da Salvatore De Riso. Nato come evoluzione dei tradizionali simposi pubblici – ma il momento di confronto “tecnico” tra professionisti non mancherà anche quest’anno con il convegno Un mestiere da Grandi in programma il 7 ottobre, dedicato ai nuovi paradigmi nel mondo del cibo tra sviluppo imprenditoriale e tutela dell’artigianalità –, l’appuntamento annuale nasce proprio per aprirsi e coinvolgere il grande pubblico.
Nelle due giornate, dunque, i Chiostri dell’Umanitaria – i cortili interni di un ex convento francescano oggi sede di una storica istituzione milanese con finalità sociali e culturali – ospiteranno i banchi di una mostra mercato tutta dedicata al dolce. E se la rappresentanza di tutto il territorio nazionale è garantita dai Maestri AMPI – tra cui Salvatore De Riso, Luigi Biasetto, Paolo Griffa, Denis Dianin, Fabrizio Fiorani, Mattia Casabianca, Carmen Vecchione, Paolo Sacchetti, Salvatore Gabbiano, Sandro Ferretti, Marco Battaglia e Marco Ercoles, ma anche Gary Rulli e Biagio Settepani in arrivo dagli Stati Uniti – il focus di quest’anno sarà concentrato su Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Tra sabato e domenica saranno comunque diverse le occasioni per assaggiare e conoscere le specialità dolciarie regionali – come pure varianti creative e proposte originali – grazie a 40 masterclass tematiche (dalla prima colazione ai lievitati artigianali e al fritto in chiave dolce) e a 25 degustazioni guidate alla scoperta delle tradizioni delle diverse aree italiane. Nelle sale de I Chiostri dell’Umanitaria si potranno dunque assaggiare eccellenti esempi di arte pasticcera tradizionale e creativa: dalla pastiera napoletana al cannolo siciliano, dalle tette della monaca pugliese alla torta rosegota (versione veneta della sbrisolona), dallo strudel di mele alla torta ricotta e pere, ma anche zuppa inglese e tiramisù, fino al macaron vegano al cioccolato di Biasetto e altro ancora.
Non mancheranno anche assaggi salati, con le rivisitazioni contemporanee di icone della rosticceria e della pasticceria salata nazionale. Qualche esempio? I mini arancini al ragù, il croissant cubico ai semi con trota affumicata, cream cheese alle erbe e songino o il croissant salato con erbe di campo e ciauscolo tipico marchigiano.
Acquistando il biglietto d’ingresso (giornaliero 10 €, due giorni 15 €, gratis gli under 8 e over 70 anni, anche in prevendita online) si potrà accedere accedere allo spazio espositivo, alle degustazioni guidate con i maestri pasticceri e alle masterclass (fino esaurimento posti) mentre con i token da comprare alle casse si potranno acquistare le creazioni di pasticceria fresca e secca da assaggiare sul posto o portare a casa per colazioni, merende o fine pasto firmate dai più grandi nomi della pasticceria italiana.