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Mixology e fine dining: il matrimonio perfetto

Lo chef Marcello Trentini e la bartender Carlotta Linzalata premiati per il miglior abbinamento piatto-cocktail alla prima edizione del Bonaventura Maschio Pairing Challenge

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Dopo quattro anni di Prime Uve Invitational Barbecue Championship, dedicato all’esplorazione dell’abbinamento tra BBQ di carne e cocktail, la Distilleria Bonaventura Maschio ha deciso di proseguire il suo percorso di studio per l’utilizzo dei distillati nelle preparazioni gastronomiche dando vita alla prima edizione del Bonaventura Maschio Pairing Challenge in collaborazione con Jre Italia. Un naturale sviluppo quello intrapreso da Andrea e Anna Maschio – distillatori da cinque generazioni – i quali, a partire da quando nel 2011 chiesero a Corrado Assenza di scatenare la sua fantasia tra pasticcini e spiriti, lavorano per superare quei cliché che vorrebbero i distillati relegati al solo bicchierino dopo pasto. Otto chef e altrettanti bartender si sono quindi sfidati, tra il 16 e il 17 giugno scorsi, in quel di Gaiarine (Tv) per realizzare il miglior abbinamento piatto-cocktail e valorizzare al meglio le caratteristiche dei distillati d’uva Prime Uve – nelle varietà Prime Uve Bianche, Prime Uve Nere e Prime Uve Oro – che la distilleria Bonaventura Maschio realizza a partire da grappoli selezionati, giunti a perfetta maturazione e poi lavorati nella loro interezza, utilizzando così sia la polpa che la buccia degli acini.

Questi i partecipanti al Bonaventura Maschio Pairing Challenge 2019: Giorgio Bartolucci dell’Atelier Restaurant di Domodossola (Vb) e il bartender Vincenzo Brindisi; lo chef Dario Guidi dell’Antica Osteria Magenes di Barate (Mi) con il bartender Yuri Gelmini; Nikita Sergeev con Leonardo Niccià, chef e bartender del ristorante l’Arcade di Porto San Giorgio (Fm); lo chef Renato Rizzardi e il sommelier Alex Dal Fior de La Locanda di Piero di Montecchio Precalcino (Vi); lo chef Filippo Saporito con il direttore di sala Jenson Nippalana Joseph del ristorante la Leggenda dei Frati di Firenze; lo chef Marcello Trentini del ristorante Magorabin di Torino assieme alla bartender Carlotta Linzalata; lo chef Leonardo Vescera e il bartender Marco Valerio La Grasta del ristorante Il Capriccio di Vieste (Fg); lo chef Vinod Sookar col bartender Federico Gallone del ristorante Al Fornello da Ricci di Ceglie Messapica (Br). «Cimentarsi nel pairing certamente è stata un’occasione di sfida per gli chef e i bartender in gara – ha commentato Marco Reitano, chef sommelier del ristorante La Pergola del Rome Cavalieri e presidente dell’associazione Noi di Sala – ed è stata lodevole la grande varietà di piatti e cocktail presentati. La giuria da me presieduta ha valutato tutte le preparazioni cercando di ritrovare in ciascuna di esse i profumi del distillato Prime Uve: alcuni abbinamenti sono stati particolarmente azzeccati, creando un’armonia di somiglianze e di contrasti nel dialogo tra piatto e drink. Il Bonaventura Maschio Pairing Challenge può essere considerato uno spaccato del mondo della ristorazione attuale, in cui la collaborazione tra bartender e cucina aumenta di giorno in giorno».

Alla fine, su tutti ha prevalso la coppia formata da Marcello Trentini, chef patron del ristorante Magorabin di Torino, e dalla bartender Carlotta Linzalata. I due hanno raggiunto il gradino più alto del podio con il piatto Maialino bbq, trota, cocco, pecan (costine cotte con metodo bbq, dopo averle sottoposte a doppia marinatura: prima in salamoia, e poi sottovuoto con Prime Uve Nere e spezie) abbinato al cocktail Grape is the new black (distillato d’uva Prime Uve Oro, distillato d’uva Prime Uve Nere, sciroppo di lime kaffir, succo di lime, mix di cordiale al fiori, due dash di bitter alla camomilla). Secondo posto per lo chef Giorgio Bartolucci di Atelier Restaurant di Domodossola (Vb) in gara col bartender Vincenzo Brindisi: hanno convinto con Tortelli alle Prime Uve, bettelmatt e pancetta ossolana in abbinamento al cocktail Mango Tango. Infine, terzi classificati, Nikita Sergeev e Leonardo Niccià, rispettivamente chef e bartender del ristorante L’Arcade di Porto San Giorgio (Fm), i quali hanno partecipato alla competizione proponendo l’abbinamento tra Cozze come la tradizione forse vorrebbe e il drink Salty Soul.