Destagionalizzata al pari del gelato, la granita siciliana è un vero e proprio rito nella tradizione isolana con un assortimento di gusti che spazia dalla frutta fresca a quella secca. E poiché la colazione è il pasto dei campioni, la granita qui si consuma fin dal primo mattino, catalogando i profumi di un’intera regione in questo dolce sotto zero – che attenzione è tutt’altro che duro e ghiacciato – che si ordina rigorosamente con panna e brioche (brioscia per i local).
Di origine araba, è stato lo sherbet (dopo sorbetto) il precursore della granita che oggi conosciamo grazie ai nivaroli, coloro che andavano a recuperare la neve sull’Etna per depositarla nelle neviere, stratificando con la paglia per mantenerla il più possibile nel tempo. È dal ghiaccio che si ricavarono quindi le prime nivatae potiones, dessert freddi mescolati a miele e frutta, mentre è nel manuale di Vincenzo Agnoletti Le Arti del credenziere (1826) che appare per la prima volta il sorbetto granito «che non siano abbondanti di zucchero e non si debbono molto far indurire», diverso quindi dal sorbetto gelato e da quello spongato.
Protagonista quotidiana della tavola, la granita ad Acireale viene celebrata dal 2012 con una festa ad hoc. Si chiama – non a caso – Nivarata il festival internazionale che quest’anno torna nella città barocca dai cento campanili dal 23 al 26 maggio, trasformando per tre giorni questa destinazione nella città delle cento (e più) granite. La manifestazione come sempre accoglie gelatieri e pasticceri locali, nazionali e internazionali (c’è persino chi arriva dal Giappone e dalla Corea): per il 2024 sono attesi 18 artigiani del gusto che, oltre allo stand aperto al pubblico, parteciperanno a tre diverse gare in cui, per ciascuna categoria, verrà decretato un podio dal terzo al primo classifico. Tra i concorsi c’è quello dedicato a “Don Angelino” che impegna i partecipanti nella preparazione di una granita speciale ai frutti rossi, unico prodotto in gara che assaggerà solo la giuria tecnica composta da Angelo Musolino (presidente Compait), Luca Bernardini (maestro gelatiere), Andrea Restuccia (campione mondo gelateria), Davide De Stefano, e Pierpaolo Magni (maestro gelatiere); gli altri due contest che coinvolgono il pubblico nella degustazione sono quello di “Santo Musumeci” con cui si decreterà la granita dell’anno e “Luca Caviezel” con focus sul sorbetto, novità introdotta già lo scorso anno dagli organizzatori Peppe Leotta e Fulvio Massimino.
I partecipanti di Nivarata 2024 sono: Alessandro Squatrito di Ritrovo Orchidea a Oliveri (Messina), Angelo Restuccia di Laviko ad Acireale, Antonio Scarfone deCORE ad Albano Laziale (Roma), Chiara Saffioti di Grani Tiamo a Palmi (Reggio Calabria), Enzo Ignoto New Cafè Europa ad Acireale, Francesco Buccafurni di Coneria Italiana a Lamezia Terme (Catanzaro), Gabriele Fiumara di Bar California Cafè a Santa Teresa di Riva (Messina), Ghassen Boumellah di Bar Kennedy ad Acireale, Giuseppe Manitta di Bar Absidi Cafe a Randazzo, Giuseppe Puglisi di Pasticceria Sotto Zero a Scillichenti (Catania), Nicolò Serra di Messèr Granita di Sicilia a Terrasini (Palermo), Orazio Cavallaro di Sicula street ad Acireale, Salvatore Agnello di Opera Prima a Catania, Salvatore Di Paola di Al San Domenico ad Acireale, Silvia Wdowiak di Casa Clara a Torino, Siyeon Yoo di Gelateria il più dalla Corea del Sud, Vincenzo Squatrito di Ritrovo Orchidea Oliveri a Messina, Yoshihiro Makino di Patisserie de magic Premier in Giappone.
In mezzo a tutto questo dolce, l’unico spazio salato sarà quello di Alfio Visalli, conosciuto come “mastro salatore della bottarga di tonno rosso”: sarà lui a preparare l’hamburger “Pata Truck” al tonno. Sabato e Domenica sarà, inoltre, possibile assistere alle esibizioni del maestro Franco Patanè che si cimenterà nella granita con limoni del Consorzio dell’Etna IGP secondo l’antica siciliana, mentre presso il Palazzo di Città si potrà prendere parte alla Mostra del Dolce con una carrellata di specialità regionali, dalla cassata ai biscotti alla mandorla.