Già alla metà del 1500 Sante Lancerio, cantiniere di Papa Paolo III Farnese, celebrava il prodotto dei vigneti di Mons Pulitianus come “perfettissimo tanto il verno quanto la state odorifero, polputo, non agrestino, né carico di colore, sicchè è vino da Signori”. Tale blasone non ha tuttavia impedito al Vino Nobile di Montepulciano, DOCG dal 1980, di patire il confronto con le altre denominazioni toscane “cugine”: il Chianti Classico, da una parte, e il Brunello di Montalcino, dall’altra, entrambe evidentemente più capaci di imporsi nell’immaginario internazionale. E sui mercati mondiali certo non aiuta la confusione generata da un altro “Montepulciano”, quello d’Abruzzo, marchio (nato successivamente) che in questo caso fa riferimento al vitigno e non all’origine. L’uva toscana è invece il sangiovese, o meglio il prugnolo gentile (per alcuni varietà a sé, per altri un biotipo della famiglia del sangiovese), che intorno a Montepulciano – su 1.300 ettari tra Siena, la Val di Chiana e il lago Trasimeno – trova un’espressione all’insegna della diversità, più garbata e fresca in alcuni casi, più austera e tannica in altri.
Sei aziende – Avignonesi, Boscarelli, Dei, La Braccesca, Poliziano e Salcheto, in rigoroso ordine alfabetico – hanno pensato di unirsi in un’Alliance e di enfatizzare la parola “Nobile” per sottolineare l’identità e la provenienza del vino e per migliorare la sua reputazione, un po’ indebolita negli ultimi anni nonostante l’impegno produttivo: «Non è un’operazione in polemica con il Consorzio ma un modo per dare uno scossone alla denominazione e incrementare la comunicazione del territorio e la qualità del Nobile», precisano in coro i protagonisti. Con la vendemmia 2015 nasce così una nuova collezione di sei cru, da sangiovese in purezza, oggi finalmente disponibili sul mercato. Siamo allora tornati in zona per esplorare tutte le sfaccettature del Nobile (e non solo) e anche per riscoprire la bellezza e il senso di ospitalità di questo territorio.
Il primo ad accoglierci è Federico Carletti, dalla fine degli anni 80 alla guida di Poliziano, storica azienda fondata dal padre Dino nel 1961 che oggi conta su 130 ettari in conversione al biologico e che produce circa 700mila bottiglie in una cantina ad alta tecnologia. Qui il controllo della qualità è un mantra, a cominciare dalla selezione dei grappoli, per ottenere vini molto centrati, senza sbavature, decisamente “moderni” nello stile. Per Alliance Vinum ha riportato in vita Le Caggiole dopo una pausa di vent’anni: da questo vigneto, su suoli di origine marina, nasce il nuovo Nobile ’15: prodotto in 6.500 bottiglie, affinato 18 mesi in tonneau da 600 litri, gioca sulla finezza più che sui muscoli, con un profilo agile e un bouquet intenso. Uno stile decisamente diverso dall’Asinone, che nella stessa annata esprime più struttura e meno agilità, pur confermandosi un fuoriclasse.
Dal 1990 di proprietà dei Marchesi Antinori, con un colpo d’occhio magnifico sul confine tra Montepulciano e Cortona, La Braccesca è un’azienda di ben 508 ettari, bella e “pettinata” come alcune estate californiane, con una vocazione per l’accoglienza che include anche le cooking class per imparare a fare dei perfetti pici. I 103 ettari a vigneto che si estendono fino a Montepulciano si trovano tra tre delle sottozone più rinomate per la produzione di grandi vini rossi: Cervognano, Santa Pia e Gracciano. Il loro Nobile nasce dalla selezione delle uve del Podere Maggiarino, da cui prende il nome, e si fa apprezzare per il frutto in evidenza e la speziatura dolce.
Il tema della sostenibilità è al centro del manifesto e due in particolare sono le aziende virtuose. Avignonesi è probabilmente il nome più celebre della zona (nella proprietà c’è anche la famosa vigna tonda, storico esperimento per capire l’incidenza della densità di impianto sulla qualità): fondata nel 1974 da Ettore Falvo e sua moglie Adriana Avignonesi, nel 2009 è stata rilevata dalla belga Virginie Saverys che ha cambiato passo e filosofia produttiva: dal 2011, infatti, la conduzione è biodinamica. Oltre ai 169 ettari vitati, Avignonesi cura anche 31 ettari di seminativo, 7 di oliveto e un ampio orto sinergico. In più, di recente, è iniziata anche l’attività di apicoltura. Per il progetto dell’Alleanza – come ci spiega Matteo Giustiniani, fiorentino, master a Bordeaux, AD ed enologo di Avignonesi – è stato scelto il sangiovese di Poggetto di Sopra, una vigna di quasi quarant’anni nel cuore della tenuta storica sulla collina di Argiano: il risultato è di grande centratura ed equilibrio aromatico. Notevole tutta la linea di single vineyards del Nobile – Caprile, La Banditella, El Grasso e Oceano – e obbligatoria una visita alla cantina dove appassiscono i grappoli da cui nasce un nettare prezioso e stupefacente: il Vin Santo Occhio di Pernice.
Un modello di viticoltura alternativo e d’avanguardia è quello di Salcheto (da “salco”, in toscano antico “salice”), cantina energicamente autonoma che è stata la prima, nel 2009, a certificare la carbon footprint di una bottiglia di vino e anche la prima ad aver adottato un piano di welfare per i propri dipendenti. Il progetto di Michele Manelli punta all’armonia tra uomo e natura, attraverso una filosofia produttiva sostenibile – vinificazioni senza solfiti e lieviti indigeni, ad esempio – e un’attenzione particolare anche al recupero dei materiali di scarto con tante soluzioni creative nel packaging delle bottiglie. La vista dalla tenuta va dal borgo antico ai “Chiari” della Val di Chiana e si può anche soggiornare – in una delle diverse stanze e suite dal design minimalista ed eco-friendly – per degustare in tutta calma le diverse etichette, prima di rilassarsi in una delle vasche riscaldate a legna in giardino: da quelle “tutto frutto” della linea Obvius al Nobile Vecchie Viti del Salco 2015, dedicato al progetto Alliance, un vino energico e fragrante che nasce dalla vigna più matura e importante della tenuta.
A pari merito con quella di Salcheto – protetta anche da un giardino verticale che funge da isolante naturale – il primato della cantina più scenografica va sicuramente a Dei. Il filo conduttore del progetto architettonico è il travertino: la famiglia si occupa infatti da generazioni di estrazione di questa roccia sedimentaria. La struttura, che richiama la forma delle conchiglie fossili che si trovano nel terreno di Bossona (acquistato nel 1964), è dotata di un impianto geotermico e fotovoltaico. Alla guida dell’azienda, con 50 ettari di vigneti, c’è Caterina Dei: la musica è la sua passione ed ascoltarla cantare è un piacere tanto quanto assaggiare il Nobile ’15 Madonna della Querce, un vino di grande garbo e finezza, dal frutto ben delineato e dalla piacevole speziatura, con un grande potenziale di invecchiamento. È dedicato al padre e nasce in un bellissimo fazzoletto di terra, fatto di argille e sabbie sedimentate, a 370 metri sul livello del mare.
Last but not least, ci congediamo da Montepulciano con un’ultima tappa da Boscarelli: a Cervognano, terroir benedetto, da oltre 50 anni la famiglia genovese De Ferrari Corradi produce vini dallo stile inconfondibile e sempre coerente. Ci accoglie Luca, che insieme alla mamma Paola e al fratello Nicolò guida oggi questa boutique winery di soli 12 ettari che mantiene un approccio artigianale e sartoriale (anche nell’organizzazione “creativa”, per non dire anarchica, degli spazi in cantina). Per il nuovo cru della vendemmia 2015, prodotto in sole 4mila bottiglie, hanno ritagliato 1,5 ettari della “Costa Grande”, sul crinale della collina, dove l’uva matura prima. Un vino di grande stoffa, elegante, sapido e succoso, che fa il pari con Il Nocio, etichetta di riferimento non solo per Boscarelli ma per l’intera denominazione, capace di raccontare in un sorso tutto quello di cui può e sa essere capace il Nobile di Montepulciano.
AVIGNONESI
Via Colonica, 1
Fraz. Valiano di Montepulciano
avignonesi.it
PODERI BOSCARELLI
Via di Montenero, 28
Loc. Cervognano
poderiboscarelli.com
CANTINE DEI
Via Martiena, 35
Montepulciano
cantinedei.it
LA BRACCESCA
Via Stella di Valiano, 10
Montepulciano
antinori.it
POLIZIANO
Via Fontago, 1
Fraz. Montepulciano Stazione
carlettipoliziano.com
SALCHETO
Via di Villa Bianca, 15
Montepulciano
salcheto.it
foto: Avignonesi
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