Manca ancora un po’ alla fine dell’anno, ma possiamo già affermare che il 2024 è stato particolarmente prolifico per quanto riguarda l’apertura di nuove pizzerie a Roma. Dopo un fisiologico stop nel periodo estivo, la tendenza è ripresa in queste prime settimane autunnali. Le varie tipologie di pizza sono ben rappresentate: l’ascesa delle tonde sottili e croccanti pare inarrestabile, continuano gli arrivi di nomi importanti dalla Campania e qualcosa si muove anche sul versante teglia.
Fina Fina
Marco Quintili, già patron delle quattro pizzerie I Quintili, nel locale di Colli Albani, unisce elementi della tradizione partenopea e di quella capitolina. La sua pizza, qui ha il diametro della “ruota di carro” (35 cm) ma è sottile come una tonda romana. L’impasto è realizzato con una farina 0 ad alto contenuto di fibra, lievitato 48 ore e cotto in un forno costruito ad hoc, per ottenere una consistenza scioglievole e leggera, evitando l’effetto biscottato. In menu sono presenti pizze classiche e stagionali. Trai i fritti non mancano le proposte d’autore. Da bere, vini, bollicine e birre Baladin. 80 i coperti e apertura garantita anche a pranzo. Nel 2025 Fina Fina arriverà anche nel quartiere Parioli.
Giomà
Al Tuscolano Giomà è la nuova insegna che campeggia laddove un tempo c’era Moma. Gli spazi sono stati completamente rinnovati, ma il forno a legna è rimasto. I coperti sono circa 90. Ampia la scelta di fritti con diverse proposte originali. La pizza di Giomà è una sorta di rivisitazione della tonda romana: l’impasto è steso a mano anziché al mattarello e pur essendo sottile presenta un accenno di bordo. Anche dal punto di vista della consistenza è un buon compromesso tra morbidezza e croccantezza. Interessante il lavoro sulle declinazioni di Margherita e sulle classiche in generale, non mancano però guizzi di fantasia, come nel caso delle stagionali annunciate sulla lavagna.
Marita
Il firmamento della pizza a Roma può vantare una nuova stella. Roberta Esposito, apprezzata pizzaiola de La Contrada ad Aversa, ha aperto Marita, in zona Flaminia – Corso Francia. La sua pizza è una personale interpretazione della napoletana contemporanea, ma priva di eccessi in termini di volume e scioglievolezza. Saporiti i condimenti, tanto nelle varianti più tradizionali che in quelle creative, in cui Roberta Esposito dimostra tutte le sue abilità nell’accostamento degli ingredienti. Da provare anche il suo padellino, che in realtà richiama più la pizza nel ruoto. Distribuiti su 250 mq, Marita ospita 90 posti all’interno e 30 nel dehors.
Russotto
Le pizze al taglio nella Capitale non sono mai abbastanza e l’ultima interessante novità sorge in Viale Marconi 36. Francesco Russo (Russotto per gli amici), dopo un’esperienza da Ruver, ha deciso di aprire un posto tutto suo dove preparare pizze in teglia e fritti. Idratato al 75%, il suo impasto si pone a metà strada tra quelli moderni super alveolati e le versioni più tradizionali basse e croccanti. Buone le materie prime utilizzate. I condimenti delle pizze sono semplici, con una certa predilezione nei confronti delle verdure di stagione. Il supplì classico è sempre disponibile, mentre nel fine settimana non mancano varianti più particolari. Si sfornano anche pagnotte di pane da chilo.
Altre novità
Nel frattempo, in tutto questo fermento, Gino Sorbillo ha aperto un’altra pizzeria in via Terenzio, nel quartiere Prati, in attesa di inaugurare anche quella all’interno della Stazione Termini. La griglieria Royalbeef, uno degli indirizzi più in vista di Ostia, ha arricchito la propria offerta dando spazio anche alla pizza. Qui Alessandro Splendori (che in passato ha lavorato con Pier Daniele Seu), ha studiato un impasto con cui punta a valorizzare materie prime di eccellenza, come salumi e ovviamente carni. Trasloco e cambio di vocazione per Macina al Pigneto, che da pizzeria al servizio del delivery, ora accoglie i clienti che vogliono accomodarsi e gustare una tonda romana nella nuova sede di via Braccio da Montone. Nel quartiere Appio Latino è invece apparsa nei giorni scorsi l’insegna Area – Pizza e Cantina, sulla quale ci riserviamo di indagare quanto prima.
