'O Fiore mio

Olio e pizza: una coppia che funziona, anche in TV

Dall’8 aprile arriva su Rai 2 Pizza Doc, nuovo programma dedicato al simbolo gastronomico d’Italia, condotto da Tinto e Monica Caradonna. Co-protagonista l’extravergine, grazie alla collaborazione con le Città dell’Olio.

La pizza si conferma una “star” televisiva e conquista uno spazio settimanale sulla Rai: dall’8 aprile, per 12 appuntamenti, ogni sabato alle 11.15 andrà in onda sul secondo canale nazionale Pizza Doc, programma condotto da Tinto (Nicola Prudente, già volto di Decanter e Camper, nonché presentatore ufficiale ai nostri ultimi Awards) e da Monica Caradonna, giornalista enogastronomica che si è fatta apprezzare in televisione per la sua competenza e spontaneità in trasmissioni come Linea Verde, Camper e Top-Tutto quanto fa tendenza.

Il nuovo format, prodotto da RG Factory, porterà i due in un viaggio in Italia sulle tracce degli interpreti di questo specifico ambito dell’arte bianca, chiamati a realizzare un antipasto e una pizza con tre ingredienti base che saranno svelati all’ultimo momento. Sarà Caradonna a raccontarli, guidando concorrenti e pubblico alla scoperta dei prodotti e dei loro territori d’origine con aneddoti e curiosità e informazioni sugli aspetti organolettici, nutrizionali e storico-geografici, con la collaborazione di produttori, allevatori e olivicoltori protagonisti di mini documentari realizzati ad hoc. Tra i prodotti che ogni puntata arricchiranno i piatti e le pizze, un ruolo di primo piano lo avrà poi – per la prima volta, e finalmente – l’olio extravergine d’oliva.

Con la collaborazione dell’Associazione nazionale Città dell’Olio, infatti, ognuna delle 12 puntate ospiterà un approfondimenti su altrettante Città dell’Olio raccontandone la specifica produzione legata alle varietà autoctone e al legame con il territorio stesso, divulgando così non solo la grande biodiversità olearia italiana e la cultura millenaria di cui siamo custodi e ambasciatori, ma anche le opportunità legate all’oleoturismo. Le località visitate saranno Rapolla (Pz), Andora (Sv), Usini, Uri e Ittiri (Ss), Termoli (Cb), Vieste (Fg), San Casciano Val di Pesa (Fi), Castellina in Chianti (Si), Greve in Chianti (Fi), Barberino Tavarnelle (Fi), Castelnuovo Berardenga (Si), Radda in Chianti (Si), Oliveto Citra (Sa); Ferrandina (Mt) e Corigliano Rossano (Cs).

Altrettanto variegata geograficamente la squadra dei pizzaioli che si metterà in gioco per Pizza Doc: Vincenzo Nese (Lombardia), Matteo Allemano (Piemonte), Luca Doro (Campania), Antonio Sciannamea (Veneto), Roberto Muscas (Toscana), Giuseppe Riontino (Puglia), Emmanuele Stellino (Sicilia), Luca Crivellenti (Veneto), Samuel Sini (Sardegna), Francesco Pellegrino (Puglia), Gazmir Sallaku (Lombardia), Alex Osoianu (Trentino Alto Adige), Carmelo Pistritto (Sicilia), Giuseppe Pinto (Lazio), Davide Manera (Piemonte), Giovanni Senese (Liguria), Carmine Fontana (Calabria), Luca Fusacchia (Lazio), Paolo Aurite (Sicilia), Daniele Vennari (Toscana), Antonio Aniello Fedullo (Campania), Ernesto Criscuolo (Veneto), Gianluca Graci (Sicilia) e Alessio Mattaccini (Lazio).

«Con questa iniziativa, abbiamo l’opportunità di far conoscere al grande pubblico le tante eccellenze olivicole italiane e far capire ai consumatori quanto è importante saper scegliere l’olio extravergine da mettere in tavola – dichiara Michele Sonnessa, Presidente delle Città dell’Olio -. Dietro ogni olio extravergine delle nostre Città protagonista di Pizza Doc, c’è una storia che vale la pena raccontare. Abbiamo aderito a questo progetto proprio perché crediamo che dia voce alle tante persone che ogni giorno lavorano duramente per consentire all’Italia di aver un primato assoluto che si esprime nelle oltre 500 cultivar che celebrano una varietà e biodiversità unica al mondo. Parlare di olio extravergine parlando anche di territori di origine poi vuol dire anche e soprattutto parlare di turismo dell’olio, cioè delle tante esperienze legate a questo straordinario prodotto che abbiamo il dovere di far conoscere ma anche dei tanti progetti innovativi di agricoltura sociale che ci rendono orgogliosi dei nostri produttori locali. A tutto questo dobbiamo dare un valore, investendo di più e meglio».

Concordano con entusiasmo i due conduttori – uno toscano, l’altra pugliese, entrambi legati a questo prodotto –, felici di contribuire alla divulgazione non solo della cultura della pizza ma anche di quella dell’extravergine e di sancire una felice unione che ormai da qualche anno trova sempre più spazio nelle pizzerie della Penisola, dove spesso ci sono vere e proprie carte degli oli o abbinamenti pensati per valorizzare reciprocamente impasti, topping e diverse espressioni e fragranze di extravergini differenti: una strada aperta ormai svariati anni fa da pizzerie come ‘O Fiore Mio a Faenza, La Notizia a Napoli e quella di Francesco e Salvatore Salvo a San Giorgio a Cremano, e che oggi raccoglie sempre più proseliti, iniziative e premi dedicati. Ma che ancora non aveva mai trovato invece la giusta rappresentazione sul piccolo schermo.

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