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Pane

Pane e grano: si continuano a sfornare eventi

Dal pane georgiano alla panificazione come rito collettivo, fino alla comunità di fornai e fornaie che ha creato un festival tra i campi dell’Alto Appennino tra Bologna e Firenze.

Si conclude oggi Panoramika, il festival internazionale intorno al pane ideato da Gentil Verde, realtà agricola al femminile ad Acqualagna, nelle Marche, condotta da Giuditta Mercurio e Agnese Podgornik, imprenditrici che da quattro anni organizzano anche Nel Verde (con il 2024 sono arrivate alla quinta edizione), rassegna dedicata all’arte e alla natura. Non si fermano però gli eventi a tema nel mese in cui il grano è in fiore e i cereali sono nel pieno del loro sviluppo. Nel Nord Italia continuano infatti gli appuntamenti “lievitati” in cui non solo si parla di grani antichi, lievito madre e formati, ma si celebra la vitalità dell’agricoltura, della biodiversità dei grani e di comunità.

Grande protagonista di tutti gli interventi che stiamo segnalando è Davide Longoni che replica il format estivo di successo dello scorso con un nuovo calendario di Pani+Co. L’obiettivo? Dare voce a produttori, chef e botteghe di quartiere con cui creare una ricetta della serata, declinata in base alla tipologia di pane. Si parte il 23 maggio con Salumeria Malinconico di Napoli e Cremeria Capolinea direttamente da Reggio-Emilia che rispettivamente contribuiranno con Cicoli e ricotta e Parmigiana di melanzane per la michetta, mentre al dolce penserà la gelateria famosa anche per i suoi panettoni artigianali (e da loro nel loro caso l’uno non esclude l’altro). Di volta in volta, ad accompagnare i bocconi saranno calici di vini naturali e un mercato con prodotti gastronomici e capi vintage. Le prossime date in programma sono 6 giugno con Totost, progetto nato da Giacomo Pavesi di Ostreria Fratelli Pavesi e Davide Longoni che ha elevato il toast da spuntino a vera e propria ricetta con lo shokupan del panificio; il 20 giugno i ragazzi del ristorante Il Giglio di Lucca interpreteranno le loro ricette con la semplicità che richiedono due fette di pane; si chiude il 4 luglio con Diego Rossi di Trippa che porterà una preparazione ad hoc, più una seconda ospite speciale, Chiara Defant, che ha aperto in Toscana il suo Pan di Serpe: soli 10 posti a sedere, un’atmosfera di grande convivialità che come raccontano sulla pagina Instagram “profuma di pane, tavole apparecchiate e cibo sincero”.

Se non avete mai assaggiato il pane georgiano, khachapuri, iscrivetevi al workshop a cura di Tone Bread Lab, bakery milanese contagiata da influssi internazionali e presente giovedì 30 maggio all’evento Le parole del pane. Organizzato con Fondazione Ibva che gestisce anche Panificando, forno sociale e fornitore anche del market dello stesso ente gestore, il festival milanese è quest’anno alla sua seconda edizione e dedica sette talk, laboratori e performance artistiche ispirati da altrettante parole. Il giorno dopo, ad esempio, Davide Longoni con Madre Project interviene con il workshop “Rito di panificazione collettiva” (già sold out).

Il primo weekend di giugno in Emilia torna Forni & Fornai•e a cura della Comunità del Grano dell’Alto Appennino. Proprio il tema geografico sarà la prima novità di questa quarta edizione – finanziata da un crowdfunding concluso lo scorso 12 maggio – che si svilupperà tra città e campagna: da Monghidoro, piccolo comune sui Colli Bolognesi, famoso per aver dato i natali a Gianni Morandi, l’evento per la prima volta esce dal campo di grano coinvolgendo Bologna nella giornata del primo giugno. Ad aprire i lavori sabato sarà Vandana Shiva, autorevole ambientalista e attivista indiana, alla quale seguirà una conferenza pubblica e gratuita dal titolo “Seminare è un atto politico”, alla quale interverranno Matteo Lepore (sindaco della Città Metropolitana di Bologna), Fiorella Belpoggi (direttrice Scientifica dell’Istituto Ramazzini), Roberta Billitteri (vicepresidente di Slow Food Italia), Riccardo Bocci (direttore tecnico di Rete Semi Rurali), Fabio Ciconte (ambientalista e scrittore, direttore generale dell’associazione Terra!), Salvatore Ceccarelli (genetista, già professore ordinario di genetica agraria) e Antonio Pellegrino (co-fondatore di Monte Frumentario), moderati da Lucio Cavazzoni (presidente del Biodistretto Appennino Bolognese).

Se la mattina il Mercato Ritrovato ospiterà laboratori sui cereali per bambini e per adulti, nel pomeriggio ci si sposta in Cineteca per la proiezione del documentario “La terra mi tiene” e dalla presentazione collettiva del libro “Pane Buono”, che riunisce tante e tanti panificatori della penisola con approccio agricolo. Da prendere a morsi saranno le storie di fornai/e e agricoltori/trici che si racconteranno durante un bread tasting, mentre gli incontri “A tu per tu con il mondo del grano” daranno voce ad agricoltori, agronomi, genetisti, mugnai, fornai e produttori di sementi. Presenza affezionata Davide Longoni che, sempre nel pomeriggio, terrà una lezione con MadreProject – Scuola del Pane e dei Luoghi  in combo con la promozione dell’ultimo numero della rivista L’Integrale. Dopo l’aperitivo a base di prodotti dei forni e degli agricoltori, a cena si assaggeranno i piatti delle cucine nomadi e agricole di Tocia! (Venezia), Agrofficina (Rimini) e Mimì e Cocotte (Trieste).

Domenica 2 giugno si torna tra le spighe nel pieno della loro doratura sull’Appennino tosco-emiliano, luogo di nascita della Comunità Grano Alto per impulso di Matteo Calzolari – fornaio a sua volta – che ha convinto un gruppo di agricoltori a recuperare il grano che era sparito dalla montagna. Lo stesso nome dell’associazione deriva dalle varietà coltivate nell’area intorno a Monghidoro, e i grani vengono chiamati “alti” per tre motivi: raggiungono anche un metro e mezzo d’altezza, sono coltivati tra i 400 e gli 800 metri di altitudine e hanno un alto valore economico attribuito dai membri della comunità. Per toccare con mano il lavoro nei campi, l’appuntamento è alle ore 11 tra le colline della Valle del Lognola, mentre sempre MadreProject intratterrà 100 bambini con un “rito” collettivo di panificazione. Nel pomeriggio il Teatro delle Ariette coinvolgerà attori e sceneggiatori, ma soprattutto agricoltori, con lo spettacolo “Trent’anni di grano”, durante il quale verranno cucinati prodotti da forno, poi serviti al pubblico. Da mezzogiorno sarà attiva infine una staffetta di panificatori (da Torino a Catania), con personalità che si alterneranno tutto il giorno nel container-laboratorio mobile attrezzato a forno e progettato da Terzo Paesaggio per MadreProject – Scuola del Pane e dei Luoghi come modello di micro-bakery per i panificatori del futuro. Sempre in chiave street food, al pranzo questa volta penseranno Orticà (Romagna), Belrespiro (Piacenza) e Match – Hot Wild Tasty (Romagna).

Maggiori informazioni

Foto di Margherita Rondelli

Le parole del pane
30-31 maggio Milano
ibva.it/le-parole-del-pane-2024

Forni & Fornaie
1-2 giugno Bologna e Monghidoro
comunitagranoalto.it/ff2024

Pani+Co

23 maggio Milano

Totost

6, 20 giugno e 4 luglio Milano

 

 

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