Era l’aprile 1953 quando veniva pubblicato Casino Royale, il primo romanzo dello scrittore inglese Ian Fleming in cui compare James Bond. Un personaggio imprescindibile della letteratura di spionaggio e poi del cinema, ma che ha anche un forte legame con il mondo della mixology grazie a quel Dry Martini – per la precisione, un Vesper Martini con Martini Dry, gin, vodka e Kila Lillet – “agitato, non mescolato” che è diventato un segno di riconoscimento dell’agente dell’MI6, i servizi segreti militari del Regno Unito.
Per celebrare la ricorrenza e il legame, il Grand Hotel Parker’s di Napoli – lussuoso hotel fondato nel 1870 dallo scienziato inglese George Parker Bidder III, impegnato presso la Stazione Biologica della Real Villa, rilevando l’antico Hotel Tramontano Beau Rivale, e poi riportato allo splendore attuale dalla famiglia Tramontano a partire dal 1948 – lancia il #ParkersinTour: una serie di appuntamenti nei luoghi legati al personaggio e ai suoi interpreti, da Napoli a Roma fino a Marbella e Venezia, di cui saranno protagonisti i cocktail del bartender Antonio Boccia e le proposte di “Street Fine Food” napoletano dello chef Vincenzo Fioravante, insieme a quelle dei colleghi che li ospiteranno. Oltre al ristorante una stella Michelin George Restaurant, guidato dallo chef Domenico Candela, il Parker’s annovera infatti al sesto piano il panoramico Bidder Bar – Bond Point 0025, parte del club nato nel 2002 da un’idea di Luca Bonacini, dove Boccia propone ben 283 drink intitolati all’iconica spia britannica e ai suoi celebri film raccolti in Shaken, l’unico libro-menu ufficiale al mondo della Ian Fleming Foundation – e il ristorante Muse, dove Fioravante manda in tavola i sapori della tradizione napoletana.
Ogni appuntamento – dedicato a uno specifico cocktail – vedrà dunque la partnership tra il Bidder Bar e il locale ospite per un viaggio tra tradizione letteraria e rivisitazioni contemporanee. Si parte proprio da Napoli (città amata da Fleming e considerata scenario ideale per un romanzo di spionaggio) dove, il 17 aprile, al secret bar L’Antiquario si potrà degustare il Goldeneye (dal nome della casa giamaicana dove lo scrittore lavorò a tutti i suoi romanzi bondiani).
Il 27 aprile il tour arriva a Roma – che ha fatto da set a uno dei più spettacolari film di James Bond degli ultimi anni, Spectre, girato nel 2015 da Sam Mendes tra il Lungotevere, San Pietro e il Museo della Civiltà – presso il Chapter Hey Baby Bar all’interno del Chapter Roma Hotel. E a essere servito non potrà che essere il cocktail Spectre 007 Martini, a base di Vodka, Martini Vermouth Secco, oliva siciliana e salamoia di olive.
Tappa finale il 12 maggio al Marbella Club, locale della cittadina spagnola sulla Costa del Sol dove visse a lungo Sean Connery, protagonista di ben sette delle pellicole di 007: qui verrà servito DR. No, classico Vodka Martini ispirato al primo film in cui Sean Connery indossa i panni della spia inglese.
Ma è previsto anche un “ritorno” in Italia per l’estate: data e location ancora da devono essere comunicate ma sarà a Venezia, la città italiana che ha ospitato ben tre produzioni della saga: A 007 dalla Russia con amore, Moonraker-operazione spazio e Casino Royale: il luogo ideale dove sorseggiare un Vesper, dedicato alla prima “Bond girl”.