C’è il cane supereroe che supporta la raccolta differenziata e ci sono le api che sostengono l’ecosistema, ci sono le nuvole che portano la pioggia sul terreno arido e le foreste che migliorano l’aria. È la Terra – intesa come pianeta vivibile e prezioso – la protagonista dei 63 disegni firmati dagli alunni della scuola primaria e secondaria Grande Quercia di Thiene, in terra vicentina, con cui la Pasticceria Filippi di Zanè ha voluto costruire il packaging del loro nuovo panettone.
Ecologioco è un progetto speciale, un’iniziativa formativa e pedagogica con cui l’azienda dolciaria vicentina, già certificata B-Corp, ha coinvolto ragazze e ragazzi per parlare di sostenibilità divertendosi. Dall’impegno di scolare e scolari è scaturita infatti una serie di disegni che racconta i temi del recupero delle materie prime, della tutela e della salvaguardia dell’ecosistema. Ogni casella rappresenta valori positivi e buone pratiche, ma anche errori e comportamenti sbagliati. I giovani creativi hanno inoltre inventato i personaggi e le pedine, tra le quali spicca il protagonista Mister P, un panettone che abbraccia il pianeta Terra con l’intento di proteggerlo. Dai disegni dei bambini la designer Sara Castiglioni ha sviluppato graficamente la plancia di una sorta di gioco dell’oca e ha ideato le regole, creando un percorso avvincente adatto a grandi e piccini. La striscia delle caselle è nascosta all’interno della cappelliera in cartone che contiene la special edition del panettone Filippi.
«L’idea è nata da un dialogo costruttivo con le maestre – spiega Andrea Filippi, co-titolare dell’azienda insieme al fratello Lorenzo – per stimolare la creatività degli studenti e, al contempo, realizzare un gioco capace di riportare la loro visione su ambiente e sostenibilità. Il supporto di bambini con un’età non superiore agli 11 anni ci ha permesso di catturare quell’innocenza e quella purezza necessarie a restituirci una prospettiva sul futuro autentica e non contaminata».
Un gioco oltre il marketing
Ecologioco è dunque un panettone classico racchiuso in una cappelliera in carta certificata FSC che include al suo interno il gioco. Il tabellone, le pedine e i dadi sono stati stampati su un cartone pre-sagomato e si trovano dentro la scatola come parte integrante della confezione, seguendo così una logica di recupero e riutilizzo. Non sarà però una limited edition, anzi Filippi assicura che lo stock di Ecologioco può esser ampliato in funzione degli ordini, a fronte di una produzione complessiva di 800mila panettoni a stagione. E questo perché, al di là del marketing, l’azienda dichiara di credere fortemente nei progetti di valore come questo.
«La campagna natalizia sta andando bene – dice l’imprenditore vicentino – anche oltre ogni aspettativa. È vero che il panettone ormai è diventato una moda e lo fa chiunque, dagli chef ai pasticceri tutti hanno iniziato a produrlo, ma se da un lato questo ha alzato l’asticella della qualità (che si era davvero abbassata molto sugli scaffali del supermercato), dall’altro ha spinto i prezzi a cifre esorbitanti. Per questo il panettone Filippi conquista diverse fette di mercato, nonostante una concorrenza ampia e variegata, perché ha una qualità intrinseca in grado di soddisfare chi vuole un prodotto artigianale, con un costo non basso eppure ragionevole».