I migliori vini spesso nascono da un rapporto simbiotico dei produttori con il territorio, dalla dedizione e dal patrimonio di famiglie che passano la maggior parte della vita tra i filari. Valori che dal 1933 accompagnano la famiglia Sutto, oggi proprietaria di tre cantine, Sutto, Batiso e Polje, dislocate tra Valdobbiadene e la zona del Collio friulano. Proprio per dar importanza e valore alle antiche usanze vitivinicole, i titolari dell’azienda Luigi e Stefano Sutto organizzano già da qualche anno l’Agrifestival dell’uva e dei vecchi mestieri, quest’anno in programma dal 6 all’8 settembre presso il SuttoWine di Noventa di Piave, in provincia di Venezia.
«Sarà un momento per rivivere l’autentica atmosfera rurale di un tempo – racconta Luigi Sutto –. Si potranno riscoprire il calore della vita campagnola, della convivialità semplice e spontanea, l’abilità artigianale dei mestieri tradizionali, la musica popolare e i cibi e le ricette che hanno unito a tavola le famiglie di questa zona. Sono questi gli elementi che vogliamo riportare in primo piano e condividere con i partecipanti del Festival e che faranno tornare le famiglie alle proprie radici».
Un evento che dà lustro alle antiche pratiche rurali di un tempo, con spazi espositivi dove poter ammirare vecchi trattori, biciclette storiche da lavoro, mezzi e attrezzi agricoli con cui gli artigiani di un tempo lavoravano le vigne. Non mancheranno laboratori e attività creative anche per i più piccoli, come la pigiatura dell’uva prevista nelle giornate di sabato e domenica, mentre casari, fabbri e apicoltori saranno il fulcro della manifestazione con alcune loro dimostrazioni. Una festa agricola in piena regola, con musiche folkloristiche e uno stand gastronomico che prevede un menu ricco di piatti tradizionali veneti, filosofia culinaria che contraddistingue anche la Sutto Osteria di Noventa di Piave: dal Gran Spiedo di carne agli Gnocchi di patate con ragù o pomodoro, dalla Trippa alla parmigiana al più famoso Baccalà alla vicentina.
