Per fare un breve excursus storico, le prime apparizioni del pesto alla genovese compaiono nel libro “La cucina Genovese”, pubblicato nel 1863 da Gio Batta Ratto. Da quel momento questo speciale condimento a base di basilico è entrato di diritto nelle ricette simbolo della tradizione culinaria italiana. La sua preparazione consiste nell’utilizzo di un mortaio che sminuzza il trito composto da pecorino sardo, Parmigiano Reggiano, pinoli, sale grosso, aglio, olio extravergine di oliva e ovviamente il basilico, facendo attenzione a non far annerire le sue foglie durante la lavorazione. Orgoglio della regione ligure, questa salsa a partire dal 2007 è anche protagonista di una gara: si tratta del Campionato Mondiale di Pesto alla Genovese al mortaio, promosso dall’Associazione Culturale dei PalatiFini.
«La decima edizione è un traguardo che abbiamo perseguito con determinazione fino alla prima manifestazione del 2007 – dichiara Roberto Panizza, presidente dell’associazione e direttore del campionato –. Una formula per l’epoca assolutamente innovativa, che utilizzava il pesto come ingrediente di comunicazione internazionale per valorizzare il nostro territorio e un incoraggiamento a recuperare le nostre tradizioni per poter competere sui mercati internazionali e nell’ottica del “think local, act global”. Il pesto è oggi a tutti gli effetti un valido ambasciatore di Genova».
Cosa sapere per partecipare. La gara è aperta a tutti, cuochi amatoriali e non, che vogliamo cimentarsi in questa preparazione seguendo la ricetta ufficiale – sancita dall’Associazione – che è diventata negli anni un modello di riferimento a livello globale, dando maggiore consapevolezza ai consumatori dei tanti tentativi di imitazione del pesto, sia in Italia che nel mondo. La competizione – diventata un marchio della Camera di Commercio di Genova per la promozione del territorio e viene promossa dalla Regione Liguria e dallo stesso capoluogo – ha terminato di recente le 25 eliminatorie istituite in diverse città (tra cui Alicante, Milano, Niamey nel Niger, Cape Town in Sud Africa, Recco e Rapallo, Londra, New York e Miami) e si appresta a celebrare la finalissima il prossimo 23 marzo nel Palazzo Ducale della città della Lanterna.
I cento concorrenti che avranno passato le eliminatorie, più quelli che si sono iscritti direttamente per la finale, inizieranno al mattino la prima prova e una commissione di giudici formata da giornalisti, esperti e opinionisti del settore decreterà i 10 finalisti che si sfideranno a colpi di pestello e mortaio nel pomeriggio dopo aver assaggiato le diverse versioni. Al termine della gara, il migliore riceverà il titolo di campione mondiale di pesto.
Parallelamente alla finalissima, verranno messe in moto altre iniziative come il Campionato dei Bambini, le esposizioni di prodotti tipici della Liguria – contraddistinti dal marchio Dop – nella Salone del Minor Consiglio, ma anche corsi che insegnano a preparare un pesto al mortaio da manuale, e attività esterne al Palazzo Ducale, tra cui la visita alle botteghe storiche di Genova. Durante questi giorni fate caso anche alla proposta gastronomica dei ristoranti: in occasione della Settimana del Pesto dei Ristoratori Liguri le insegne della città aderiranno a Oltre la pasta con menu speciali a base di pesto.