È la carne più amata – e più acquistata – dagli Italiani: sono in 40 milioni a consumarla abitualmente: almeno una volta a settimana per il 72% (con una media di due, ma il 26% arriva anche a tre volte), ben più di altre carni (che arrivano al 50%) e al pari di pesce e uova (dati Ismea).
E se il pollo piace in tutte le versioni – fritto, alla piastra, in padella o magari protagonista di ricette fantasiose o di altre culture gastronomiche – a conquistare cuore e palato è soprattutto il pollo arrosto con le patate, che con il 69% delle preferenze stacca nettamente cotolette (55%), pollo fritto (35%) e insalata di pollo (34%). A dirlo è un’indagine Doxa commissionata da Unaitalia – l’Associazione che rappresenta la quasi totalità della produzione nazionale di carni bianche – in occasione della quinta edizione del “Pollo Arrosto Day”. Il 2 ottobre infatti – giornata dedicata alla Festa dei Nonni, figura chiave della famiglia italiana – coincide con la giornata in cui si celebra il piatto simbolo della cucina famigliare per eccellenza.
Per l’occasione ci sarà una vera e propria maratona social che, lungo il corso della giornata, si dipanerà su diversi canali digitali – a cominciare da quelli della community W il Pollo – con videoricette, testimonianze e curiosità condivise da cuochi come Max Mariola – che alle 12 in diretta dal suo canale Facebook preparerà il pollo arrosto con doppia cottura con campione di rugby Andrea Lo Cicero –, Sonia Peronaci – che alle 13.15 sempre su Facebook preparerà il suo Arrosto ripieno alla zucca e cavolo nero – e influencer popolari come Emilife – al secolo Emanuele Ferrari, che alle 13 su Instagram cucinerà il pollo arrosto secondo la tradizione della sua bisnonna centenaria, protagonista di molte sue stories e autrice insieme a lui di un libro di ricette – e la coppia formata da nonna Giovanna & Nicola, che alle 16.30 su Tik Tok sveleranno i segreti del loro pollo arrosto con la consueta ironia sottolineata dallo slang toscano-ciociaro.
Ma al centro della giornata ci sarà soprattutto la “sfida” tra le due parti più contese del pollo, ognuna con la sua nutrita fascia di appassionati o detrattori – e con i suoi pregi e caratteristiche, che necessitano di attenzioni e cotture diverse – all’insegna della classica domanda che fa a ogni commensale chi serve il pollo in tavola: petto o coscia?
A rappresentare le due “fazioni” saranno due bravissimi chef stellati: Roy Caceres e Rosanna Marziale.
E se il cuoco di origini colombiane sceglie il #teamcoscia, preparando in diretta Instagram (alle ore 11.00) il suo delizioso Pollo marinato al mole rosso e semi tostati che esalta succulenza e fibrosità delle cosce, adatte alle lunghe cotture che le rendono croccanti, la chef casertana sposa il taglio più tenero e magro – ma non per forza “dietetico”, anzi più sostanzioso – con il Petto di pollo crunch su stecco presentato alle 11.30 sui suoi canali Facebook e Instagram.
Entrambe le ricette, se pure decisamente “da chef”, ben rappresentano il legame di questa preparazione con l’ambito casalingo e con la memoria. «Un piatto – dichiara Caceres a proposito della sua ricetta – che nasce dalla contaminazione tra le mie origini, con il pollo arrosto simbolo della convivialità e delle domeniche in famiglia, e la ricetta messicana del mole rosso. Si tratta una salsa molto complessa a base di 20 ingredienti tra cui frutta secca, semi tostati, chile ancho, cioccolato, miele, pomodori verdi e rossi. Sono gusti che le persone ricercano in questo periodo storico, con un sapore avvolgente che ti fa sentire a casa e ti fa stare bene».
Mentre Marziale racconta che quella da lei proposta, con il suo stile originale e giocoso, ricorda la sua infanzia e i pranzi di brigata: «Quando ero bambina preparavamo sempre il pollo arrosto, a casa ma anche nel ristorante, per i pranzi di brigata. La mia parte preferita era il petto, perché di sostanza, per la sua polpa morbida e succulenta, rigorosamente affiancato dalla pelle croccante di cui ero golosissima. Da questi ricordi nasce il Petto di pollo crunch su stecco: una ricetta che sdogana il petto di pollo dal concetto di dieta, esaltando la poliedricità del taglio e la parte croccante e più saporita, che è la pelle. Ho voluto giocare con la stecca di liquirizia, per renderlo quasi un gelato steccolecco».