Idealmente, se prendessimo una mappa della Sicilia e con una matita unissimo i territori di Menfi, Sambuca di Sicilia, Vittoria, Noto, Etna e Capo Milazzo, non avremmo fatto altro che circoscrivere quello che è l’areale di produzione di una delle realtà vitivinicole più storiche e dinamiche dell’isola: Planeta. Da cinque secoli e attraverso ben 17 generazioni, l’azienda ha sempre avuto uno sguardo rivolto al futuro e all’innovazione anche laddove, in un contesto complesso come quello siciliano, l’approccio agricolo e certi schemi sociali non erano ben disposti al reale cambiamento. Tutto questo, a partire dai primi 50 ettari piantati nel 1985 accanto al forte dell’Ulmo, si traduce oggi in 394 ettari di vigneto e sette cantine dislocate in cinque zone con l’obiettivo, sempre ben saldo, di valorizzare ogni singolo terroir anche grazie a un lavoro di ricerca che spazia dall’adattabilità delle varietà internazionali fino al recupero delle cosiddette “varietà reliquia”, quasi scomparse dal patrimonio ampelografico della regione (come il vitraruolo e il catanese nero). L’etica produttiva e la volontà di protezione ambientale hanno fatto sì che Planeta sia da sempre orientata alla sostenibilità: dalla conversione integrale di tutte le tenute in regime biologico al ruolo nella creazione della Fondazione SOStain, promotrice dell’omonimo protocollo di produzione certificato a livello nazionale dal Mipaaf, fino alle attività di Planeta Terra, un insieme di progetti volti alla tutela ambientale e alla promozione di un concetto olistico di agricoltura. Il desiderio di essere anche promotrice culturale del territorio ha inoltre spinto l’azienda a creare il concept Ab Insula: una selezione di attività di valore storico ed educativo come Serra Ferdinandea, frutto della joint venture con i francesi Oddo, e Castello Solicchiata, progetto di acquisizione della storica tenuta dei Feudi Spitaleri, fulcro della vitivinicoltura etnea. Importante, in più, l’attività sociale svolta attraverso il sostegno alla Comunità di Sant’Egidio e l’attività di Oxfam Italia di cui Francesca Planeta è tra le madrine. Oltre all’attività agricola, legata anche alla produzione di olio proveniente da 150 ettari di ulivi piantati a Menfi, Planeta è attiva anche a livello enoturistico, con un’o erta che prevede sia wine tour in tutte le sedi che offerte residenziali attraverso il circuito Planeta Estate.
Planeta
- 29 Novembre 2022
- Redazione