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Qualità, sostenibilità e mercati: quando unire le forze è vincente

A cavallo tra la fine dell’anno passato e quello appena iniziato, il settore enogastronomico si mostra in pieno fermento. Fusioni e acquisizioni delineano realtà più forti e dinamiche, dal cioccolato al vino.

Mergers and acquisitions: con questa locuzione inglese – riassunta dalla sigla M&A – s’intendono, nel gergo della finanza anglosassone, le operazioni di trasferimento o integrazione di attività commerciali e azionarie. La utilizziamo anche qui per riassumere un mese di gennaio – quello appena trascorso – particolarmente vivace sotto questo punto di vista, con diversi passaggi di proprietà e cambiamenti di assetto in alcune realtà del settore enogastronomico. Per quanto riguarda le acquisizioni, l’inizio dell’anno fa segnare una sorta di “pareggio” tra Italia e Francia: per un’eccellenza (perdonateci il termine abusato ma in questo caso appropriato) gastronomica italiana come Pariani, che entra a far parte della squadra del gruppo internazionale Savencia Gourmet affiancandone il marchio di punta Valrhona, una storica azienda italiana – Rigoni di Asiago – accoglie nella propria compagine Saveurs & Nature, azienda d’Oltralpe specializzata in cioccolato biologico.

Nel primo caso, si tratta di una bella soddisfazione per il piemontese Mattia Pariani, che aveva fondato la sua azienda specializzata nell’approvvigionamento e nella lavorazione di frutta secca italiana di alta qualità nel 2010 in una mansarda di Volvera, paese in provincia di Torino. Mettendo in pratica il progetto su cui aveva lavorato per la sua tesi di laurea, Pariani ha infatti recuperato la tradizione piemontese della trasformazione delle nocciole del Piemonte Igp in olio, utilizzando un innovativo processo di spremitura a freddo sviluppato con la Facoltà di Agraria di Torino. È nata così un’attività che si è presto distinta per la qualità e l’innovazione, diventando un riferimento del settore e ampliando la propria produzione a un’ampia gamma di frutta secca pregiata. Con l’acquisizione, l’azienda – che mantiene la propria sede a Givoletto (To), mentre Mattia Pariani resta CEO e azionista – diventa una sorta di “sister company” della francese Valrhona, poggiando sulla complementarietà tra frutta secca e cioccolato, know-how comuni, posizionamenti simili e un’attenzione particolare alla responsabilità sociale soprattutto nella selezione e gestione degli approvvigionamenti delle materie prime: l’operazione garantisce infatti la prosecuzione e il sostegno della “filiera Pariani”, che coinvolge territori e produttori di eccellenze italiane.

Valori condivisi e affinità di prodotti sono anche alla base dell’acquisizione di Saveurs & Nature – azienda della Vandea fondata nel 2001 da Valérie e Jean-Michel Mortreau, appartenenti a una famiglia di agricoltori biologici, che realizzavano cioccolatini da servire con il caffè nel loro ristorante biologico RestObio a Saint-Herblain, prima di dedicarsi esclusivamente al cioccolato 100% bio – da parte dell’azienda della famiglia Rigoni. Nata nel 1923 e tra i pionieri del biologico in Italia e in Europa, Rigoni di Asiago – che annovera i marchi Nocciolata (crema spalmabile priva di olio di palma, apprezzatissima in Francia), Fiordifrutta e Mielbio – ha tra i suoi punti di forza l’attenzione alla sostenibilità; ed è proprio sul raggiungimento di precisi risultati a riguardo che è basato il finanziamento ESG linked (le cui condizioni sono collegate a obiettivi ambientali, sociali e di governance) erogato da Crédit Agricole FriulAdria. «Quando ho incontrato Jean-Michel Mortreau sono rimasto colpito dalla somiglianza dei nostri percorsi imprenditoriali e per la comunione fra il DNA di Saveurs & Nature e il nostro modo di vedere, che consiste nella volontà di creare un mondo migliore offrendo al consumatore prodotti biologici buoni da gustare e buoni anche per salvaguardare il pianeta», afferma Andrea Rigoni, Amministratore Delegato di Rigoni di Asiago.

Per quanto riguarda il settore enologico, gennaio ha visto l’espansione nel territorio bolgherese di Bell’Aja, azienda vitivinicola di proprietà dell’Agricola San Felice (Gruppo Allianz), con l’acquisizione di Batzella, l’azienda fondata nel 2000 da Khanh Nguyen e Franco Batzella sulla costa centrale della Toscana, tra Castagneto Carducci e Bolgheri. I 7,5 ettari, principalmente dedicati a Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Syrah, a poca distanza dalla costa si vanno dunque ad aggiungere ai 6 ettari di vigneto in località Le Sondraie, da cui ha origine l’azienda Bell’Aja, dove è già in progetto lo sviluppo di ulteriori 3,5 ettari di nuove vigne. Tra le novità anticipate da Mario Cuccia, Presidente di San Felice, ci saranno anche un’innovativa cantina che sostituirà l’attuale e un casale dedicato all’accoglienza di appassionati, clienti, giornalisti ed esponenti del trade.

In Francia, è diventata esecutiva dal 31 dicembre 2021 la fusione tra il Centre Vinicole – Champagne Nicolas Feuillatte (CV – CNF, la più importante Unione di cooperative champenois) e la Coopérative Régionale des Vins de Champagne (C.R.V.C), votata dalle due Assemblee Generali Straordinarie. È nato così il nuovo gruppo Terroirs & Vignerons de Champagne, che riunisce circa 6mila produttori e quasi 3mila ettari di terreno distribuiti in tutta la denominazione e rappresenta il 9% circa della superficie dei vigneti champenois con una produzione potenziale di 24,5 milioni di bottiglie, accelerando così lo sviluppo delle Maisons.

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Foto di copertina: Pariani

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