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Grand Hotel San Pietro

San Pietro a Taormina, il Grand Hotel con sei differenti concept gastronomici

Dal Café vista mare al ristorante gourmet dove lo chef costruisce anche un percorso degustazione su misura dell'ospite: tutte le tavole della rinnovata destinazione d'ospitalità siciliana.

Ci sono voluti tre anni e un investimento complessivo di 8 milioni di euro per riprogettare il Grand Hotel San Pietro di Taormina, il cinque stelle lusso di proprietà del gruppo Lindbergh Hotels – società fondata nel 2018 dall’imprenditore marchigiano Nardo Filipetti. Affacciato sulla baia siciliana in provincia di Messina, l’albergo, dopo gli ingenti lavori di restyling può contare oggi su un’offerta ristorativa ampissima: sono infatti ben sei le declinazioni gastronomiche, una per ogni momento della giornata.

Negli spazi della rinnovata hall c’è il Belvedere Cafè che offre una pasticceria tipica siciliana, da gustare anche nell’adiacente terrazza vista mare, mentre alla sinistra del bar si trova la sala biblioteca, un luogo ideale per rilassarsi con sfiziosi aperitivi o sorseggiare un vino da meditazione nel dopo cena. Ma è al piano terra il cuore dell’offerta gastronomica del San Pietro. All’Ulivum Terrace gli ospiti della struttura possono rifocillarsi con i grandi classici da hôtellerie: dal Club sandwich al Pan brioche di pastrami – un pane ai sette cereali con pastrami di manzo siciliano e formaggio caprino Girgentano, senape, cetriolini, peperone verde sott’aceto –, dal Burger di astice alle tapas d’ispirazione locale al gusto di Pane e Panella e Arancino. Da sottolineare anche l’offerta beverage con signature cocktail contraddistinti da shrub e miscelati che richiamano le erbe dell’isola. Un esempio? Il Brizza con Tanqueray Ten, shrub di cetriolo, succo di limone, sciroppo di lemongrass e soda. Per un momento conviviale da vivere in lentezza, sulla terrazza c’è il Giardino degli Ulivi, il ristorante che porta a tavola i sapori del mare e della tradizione siciliana come il Crudo di scampi con olio, lime e peperoncino, l’Alicetta a beccafico al “panko” su cipolla candita o le Linguine “Pastificio Piazza” al ragout d’Astice. Il menu recita anche piatti di terra tra cui la Guancia di maialino nero dei Nebrodi con spuma di patate e mosto cotto dell’Etna, mentre per la categoria flambé – punto di forza dell’insegna – ci sono il Tranciato di pescato all’eoliana o il Tomahawk di manzo.

E se non fosse sufficiente c’è anche Bátu, ristorante fine dining diretto dal catanese Luca Miuccio, chef classe 1987, artefice di una cucina “figlia” del suo amore per la Sicilia, contaminata da influenze internazionali apprese nel corso delle sue esperienze all’estero tra Londra e Svizzera. La carta è composta da tre menu degustazione (più uno vegano) di cinque portate: Equilibrio Mediterraneo a base di pesce, La raccolta delle olive dove la carne è protagonista, e Luca, Ago e Filo, un percorso sartoriale pensato dal cuoco sui gusti dell’ospite. Completa l’esaustiva proposta ristorativa il Rizza, bar a bordo piscina del San Pietro dove tramezzini, insalate e baguette sono assoluti protagonisti.

Maggiori informazioni

Grand Hotel San Pietro
Via Luigi Pirandello, 50, 98039 Taormina (ME)
sanpietrotaormina.com

Foto di Stefano Pinci

 

 

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