Spirit Guide

A tu per tu con Nandini Khaund, “fucina” di cocktail innovativi

Metà incantatrice, metà maniaca dei liquori, Nandini Khaund ha sempre provato una forte attrazione per il lato “sciamanico” del mondo dei cocktail e le sue creazioni sono da sempre ispirate al tema del viaggio e della magia. Dopo svariati anni dietro al bancone, Khaund ha fondato la sua agenzia di consulenza, Grimoire, e oggi collabora con il mondo dell’hôtellerie e della ristorazione, confrontandosi anche con il tema delicato delle condizioni di lavoro. 

Raccontaci di come hai aperto The Violet Hour, locale che ha davvero dato una scossa alla scena cocktail di Chicago nel 2007. 

È stata un’impresa davvero folle dato che, allora, la cultura dei cocktail praticamente non esisteva. A quei tempi, un cliente normale non sapeva nemmeno cosa fosse un Negroni, così dovevamo fornire, per un argomento così misterioso e sconosciuto, una descrizione semplice e facilmente comprensibile. Tutto ciò ha profondamente influenzato la mia carriera attuale.

La tua posizione da Cindy’s era “Spirit guide”, e l’hai mantenuta nel tempo. Perché?

Cindy’s si trova nel Chicago Athletic Association Hotel, un antico club che ammetteva solo uomini: in realtà è uno spazio molto femminile che risulta quasi sospeso sul tetto al tredicesimo piano. Mi è piaciuta subito l’idea, un bar “flottante”, quasi una stregoneria! Poi parlando con un’amica ho ragionato che non volevo essere chiamata “beverage director”, quindi abbiamo inventato la definizione “spirit guide”. Come faccio ad abbandonarla, adesso?

In passato hai fatto più volte riferimento al “cliché del barista da cocktail”.Qual è la differenza nell’essere una donna che guida un bar?

Penso che ci siano alcuni aspetti riguardo alla leadership che provengono da un retaggio patriarcale – devi fare rumore, devi guadagnarti una credibilità, enfatizzare tutto. Io non voglio mortificare la mia femminilità per dimostrare il mio valore da leader.

La tavola rotonda di cui facevi parte a Chicago Style, un convegno sui cocktail organizzato da donne, era intitolata: “Alzare il volume senza abbassare il livello”. Qual era l’obiettivo?

Chicago Style è un convegno sui cocktail improntato al divertimento. Ma questo è un momento di grande impegno per molte persone, e l’evento è stato anche un’occasione per dar voce alle persone, lavorare insieme, denunciare le molestie sessuali. È arrivato il momento di riflettere sul problema e di risolverlo.

Figmata

Tempo totale: 10 min

Dosi per: 1 cocktail

3 cl di sherry Manzanilla de Sanlúcar

3 cl di Solera cream sherry, come Lustau

3 cl di jun (tè verde fermentato con miele) oppure di kombucha al miele

1 cucchiaino e mezzo di Amaro Sibilla, o altro amaro morbido

1 cucchiaino di sciroppo di zucchero di canna

4 gocce di acqua di fiori d’arancio

1/2 fico maturo

1 rametto di rosmarino

Questo cocktail di Khaund rilascia sentori di fico, miele e incenso – e rimane piacevolmente a bassa gradazione alcolica.

Inserite nello shaker Manzanilla, cream sherry, jun, amaro, sciroppo di zucchero e ghiaccio. Chiudete lo shaker e agitatelo energicamente 10 volte. Versate in un bicchiere da cocktail, filtrando con lo strainer.

Utilizzando un contagocce, aggiungete l’acqua di fiori d’arancio al cocktail. Infilzate il mezzo fico con il rametto di rosmarino e appoggiate sul bordo del bicchiere. Con un fiammifero o accendino, tostate leggermente il rametto di rosmarino. Servite immediatamente.