L’annata 2024 si è rivelata peculiare per la viticoltura italiana, caratterizzata da un andamento climatico che ha imposto un’anticipazione dei tempi di raccolta delle uve in diverse regioni del paese. Da nord a sud, dalle colline di Valdobbiadene alle terre vulcaniche dell’Etna, passando per la Maremma, la vendemmia di quest’anno ha richiesto un approccio diverso, con un mix di tradizione, innovazione e attenzione alla sostenibilità. Così, in alcune zone i lavori in vigna sono già in iniziati.
Le temperature elevate di luglio, con limitata escursione termica nelle nottate, hanno affrettato i tempi in Maremma, con andamenti non del tutto omogenei nelle diverse zone della provincia grossetana. Se nelle aree più settentrionali l’anticipo è stato leggero rispetto alle previsioni, scendendo verso le zone meridionali si fa più marcato, fino a circa 10-12 giorni rispetto agli anni precedenti. In particolare, nella zona di Capalbio si è partiti da inizio agosto per la vendemmia delle basi spumante, proseguendo con le varietà precoci come Chardonnay, Viognier e Merlot. «Speriamo che con il mese di agosto si allentino le temperature e si verifichino escursioni termiche sensibili, essenziali per mantenere la qualità dell’uva che al momento si preannuncia ottima ma solo tra un mese avremo la situazione davvero chiara» spiegava pochi giorni fa Francesco Mazzei, presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana. Ad ogni modo, grazie alle piogge primaverili e alle precauzioni – anche supportate dalla tecnologia – messe in atto dai coltivatori tanto quantità che qualità si preannunciano floride.
A sud, in Sicilia, anche Donnafugata ha dato il via alla vendemmia con un netto anticipo rispetto al passato. L’annata 2024, segnata da scarse precipitazioni e temperature elevate, ha portato a una raccolta anticipata nelle tenute di Contessa Entellina, Pantelleria, Vittoria e sull’Etna. «Nei vigneti di alta collina, è infatti appena iniziata la vendemmia delle uve Chardonnay e Pinot Nero», dichiarano i responsabili di Donnafugata, evidenziando come l’uso di tecnologie avanzate, tra cui l’intelligenza artificiale per il monitoraggio agro-meteorologico, abbia permesso di ottimizzare le risorse e garantire la massima qualità delle uve. La vendemmia 2024 si preannuncia come un “viaggio di 100 giorni”, che vedrà la raccolta delle uve proseguire in diverse fasi, adattandosi alle condizioni climatiche e alle esigenze specifiche di ciascun vigneto.
A differenza invece di quanto sta accadendo in alcune zone, dove i viticoltori si sono già rimboccati le maniche, l’abbassamento delle temperature in corrispondenza dei mesi di fioritura, ha fatto ritardare leggermente la data di inizio vendemmia come dichiara Vitaliano Maccario, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato: «La raccolta è prevista per le prime settimane di settembre per le uve a bacca bianca per poi passare alla raccolta di uve rosse verso la seconda metà dello stesso mese. Un ottimo risultato che possiamo confermare arrivi anche dall’oculato e corretto approccio delle nostre aziende dal punto di vista dei trattamenti fitosanitari».
Dello stesso avviso è Massimo Sepiacci, presidente di Umbria Top Wines, secondo cui «l’assenza di elementi patogeni lascia sicuramente ben sperare come elemento a favore sulla resa qualitativa dell’annata in corso». Alle sue parole fanno eco quelle del calabrese Raffaele Librandi, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Cirò e Melissa che, parlando di uno stato fitosanitario dei vigneti ottimo, aggiunge: «Rispetto allo scorso anno abbiamo iniziato con la vendemmia dei vitigni internazionali con un anticipo di quindici giorni, di conseguenza i grappoli sono leggermente più piccoli rispetto alla media; tuttavia, la quantità di uva è superiore al 2023 e ci aspettiamo un raccolto con alti standard qualitativi».
Sulle colline di Valdobbiadene, anche la vendemmia eroica di Bisol1542 sarà, come da tradizione, settembrina. Quest’anno, la stagione particolarmente fresca e piovosa ha esaltato l’aromaticità della Glera, varietà di uva da cui nasce il celebre Prosecco Superiore. «Prosegue il nostro impegno per raccontare nel calice la straordinaria biodiversità delle colline di Valdobbiadene, individuando il talento di ciascun vigneto», afferma Matteo Lunelli, presidente di Bisol1542. Le sfide imposte dal clima instabile, con piogge abbondanti e condizioni imprevedibili, sono state affrontate con un’attenzione meticolosa alla sostenibilità e alla tutela del territorio. Gli interventi in vigneto, dalla defogliazione alla cicatrizzazione post-grandine, sono stati pensati per salvaguardare la qualità delle uve e preservare l’integrità del suolo. La vendemmia 2024, con un clima più fresco al momento della raccolta, dovrebbe condurre a una concentrazione delle componenti aromatiche dell’acino, garantendo vini di grande freschezza e tensione.
Infine, sulle colline del Prosecco Superiore il momento della raccolta sarà anche occasione di divertimento e solidarietà, invitando gli appassionati – e chiunque lo desideri – a partecipare: è prevista l’8 settembre la Vendemmia Solidale alla cantina Le Manzane, che rappresenta un evento unico dove tradizione vitivinicola e impegno sociale si incontrano. Paolo Kessisoglu, attore e comico genovese, sarà presente per sostenere l’iniziativa benefica a favore dell’associazione C’è Da Fare ETS, dedicata al supporto psicologico e neuropsichiatrico per adolescenti in difficoltà. «La Vendemmia Solidale è un modo per stare insieme facendo del bene», affermano gli organizzatori, sottolineando come la raccolta dell’uva diventi un momento di condivisione e solidarietà, capace di unire centinaia di persone in nome di una causa importante. Le iscrizioni sono già aperte, contattando la cantina, e il programma prevede anche visite in cantina, musica dal vivo, intrattenimento per i più piccoli, aperitivi e merenda.
In sintesi, la vendemmia 2024 in Italia racconta storie di resilienza, innovazione e amore per la terra, in un anno che ha messo alla prova i viticoltori, ma ha anche esaltato la qualità e l’unicità dei vini che nascono da questi territori. E come sempre, questo particolare momento così importante per chi dedica il proprio lavoro alla vigna e all’uva assume significati che sanno spesso andare oltre a quanto finirà nel calice.