Come ogni anno la celebre rivista di vino statunitense Wine Spectator ha rivelato la speciale classifica dei suoi Restaurant Awards 2024 che premia le migliori wine list dei ristoranti a livello mondiale con un giudizio espresso da 1 a 3 calici. In Italia, oltre alle conferme di La Pergola di Heinz Beck o del Ristorante Cracco a Milano, figurano anche due new entry come Best of Award of Excellence: si tratta di Le Cattedrali Relais ad Asti dello chef Antonino Cannavacciuolo e di Osteria del Viandante a Rubiera. Con grande sorpresa della proprietà, a riceverne due di bicchieri è stato Tabasco n°6, eclettico ristorante di cucina fusion in provincia di Pisa, la cui proposta gastronomica ruota intorno a influenze spagnole, indonesiane, messicane e persino filippine. «Io e il cuoco, Luca Maffei, abbiamo girato tanto per il mondo e siamo tornati in Italia per mettere al servizio dei nostri clienti tutte le esperienze collezionate durante nostri viaggi», racconta Sandro Nieri, proprietario con la moglie Priscilla dell’indirizzo di Calcinaia, cittadina toscana in provincia di Pisa.
Tabasco n°6 è il quarto ristorante della regione a essere menzionato dalla prestigiosa classifica e si va ad aggiungere a ristoranti fiorentini del calibro di Atto di Vito Mollica, Il Palagio all’interno del Four Seasons di Firenze, entrambi premiati con due calici, poi Enoteca Pinchiorri (in lista dal 1984), unica insegna della Toscana a vantarne tre. «La notizia ci è arrivata tramite mail – aggiunge Nieri – ed è stata una bellissima soddisfazione. Tra novembre e dicembre si erano aperte le iscrizioni e io mi sentivo pronto ad affrontare questa sfida, grazie alla cantina che al momento conta 600 etichette diverse, di cui circa 200 dedicate al Coteaux Champenois, un prodotto ottenuto dalle uve dello Champagne ma vinificate in versione ferma». Ed è questa una delle curiosità della sua proposta: dare così spazio a un vino spesso dimenticato. «Secondo me sono delle bottiglie favolose – commenta il patron – a oggi ancora sottovalutate, ma sono sicuro che in futuro potranno essere il nuovo trend del mondo enologico».
La bravura di Nieri è stata creare il suo progetto nell’arco di alcuni anni, dopo aver visitato cantine e ristoranti di diversi Paesi, europei e non. «Ho costruito la mia cantina in più di 10 anni, arrivando a collezionare referenze rarissime. In carta adesso ho bottiglie che partono da un prezzo medio di 20 euro fino ai 10mila, così do a tutti la possibilità di bere in maniera interessante – prosegue il proprietario –. Ho anche una proposta al calice di 25 etichette e all’occorrenza non mi tiro indietro da stappare vini importanti, come può essere un Tignanello».
Il ristorante di Sandro Nieri si contraddistingue anche per l’ottima proposta mixology – la sua prima grande passione – e nel tempo ha ospitato diverse guest, tra cui il Ceresio 7 di Milano, il Barbary Coast di Singapore o il Baba au Rum di Atene, indirizzi di spicco nel campo della miscelazione internazionale. E tra pochi giorni, esattamente il 9 luglio Tabasco n°6 ospiterà insieme il romano The Court e Paradiso di Barcellona, locale che nel 2022 è stato eletto miglior bar del mondo dalla 50Best.
E la cucina? «Prettamente di mare, con il pescato che selezioniamo al mercato di Livorno, in una pescheria di Viareggio o tramite dei pescatori locali che ce lo portano direttamente qui a Calcinaia». In un menu toscano che si rispetti non può mancare della buona carne da cuocere sulla brace, come bistecche di Fiorentina e Prussiana o la Pluma di maiale iberica, mentre verdure e frutta provengono dall’orto dello chef Luca Maffei che ha una sua azienda agricola.