A Salina è difficile dire dove finisce il mare e dove inizia il cielo quando si osserva l’orizzonte, perché si fondono in infinite sfumature di blu. La più verde delle sette isole vulcaniche Eolie, al largo della costa settentrionale della Sicilia, è una delle mete più ambite d’Italia, amata da coloro che cercano un lusso essenziale e desiderano godere del silenzio, del mare incontaminato e della natura selvaggia. Dall’Età del Bronzo gli isolani si sono sostenuti estraendo minerali dalla terra nera, oltre che grazie alla pesca, alla produzione di vino e alla coltivazione di capperi. Tuttavia, dopo le due guerre mon- diali, le isole furono in gran parte spopolate, e all’inizio del XX secolo la fillossera distrusse la produzione vinicola locale. Oggi, però, diversi grandi nomi puntano proprio su quest’ultima, tra cui uno dei produttori più antichi della Sicilia, Tasca d’Almerita. La famiglia ha cinque tenute in Sicilia: da Etna a Mozia, dalla tenuta Regaleali a Sclafani alla Tenuta Sallier de la Tour a Camporeale. A Salina, l’azienda possiede poco più di quattro ettari di malvasia delle Lipari. I vigneti crescono all’interno del resort Capofaro, inaugurato nel 2014, che rap- presenta forse l’esempio più affascinante – per quanto stagionale – dell’ospitalità targata Tasca. Una camminata in vigna rende tutta la magia di questo luogo: in basso si estendono scogliere ripide che precipitano direttamente nelle acque cristalline, mentre sullo sfondo si ergono montagne ricoperte di arbusti verdi e piante di capperi. Una vista così perfetta che sembra un’immagine pubblicitaria ritoccata. Il nome Capofaro deriva dal faro, un tempo il centro di quello che era un villaggio di pescatori: qui si può soggiornare in una delle eleganti villette circondate da fiori di bouganville rosa brillante, rilassarsi nella spa o prendere in prestito uno degli scooter e fare un giro su una delle poche strade di Salina. Dall’estate 2024 il bel ristorante di Capofaro è guidato da Patrizia Di Benedetto, figura di riferimento della recente storia gastronomica isolana, e la cucina attinge all’orto della struttura. Il ristorante ha una notevole carta dei vini, che vanta una delle più ampie selezioni di etichette siciliane tra cui, naturalmente, le bottiglie che nascono proprio a Capofaro.
Da provare
A Capofaro si può trascorrere una giornata in completo relax, immergendosi nella natura del vigneto vista mare, con un salto alla spa e finendo con aperitivo e cena preparati con ingredienti dell’orto. E naturalmente godendosi ottimo vino e un tramonto spettacolare.
Da portare a casa
Malvasia delle Lipari Salina Igt Tenuta Capofaro
Dentro questa bottiglia c’è la quintessenza di Salina: i profumi dolci di fiori di zagara e miele sono bilanciati da una freschezza salina che ricorda il mare, in una bellissima interpretazione del vitigno eoliano.