La 15esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto 2024, l’evento organizzato da Slow Food insieme alla città di Torino e la regione Piemonte – con il patrocinio di diversi enti statali tra cui il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste –, sarà quest’anno ancora più speciale delle altre: si celebrano infatti i 20 anni della nascita di questo virtuoso progetto, dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e degli Orti Slow Food. Dal 26 al 30 settembre presso il Parco Dora di Torino la kermesse si riunirà intorno a un nuovo tema: “We Are Nature”. L’accento è quindi posto sulla necessità di una relazione con la natura attraverso il cibo, che resta un elemento chiave nella filosofia dei soci di Slow Food e di cui il suo fondatore, Carlo Petrini, ne ricorda costantemente l’importanza, come dimostra per esempio l’appello ormai ricorrente di inserire l’educazione alimentare nelle scuole.
«Con una situazione demografica a livello planetario che, in questi ultimi vent’anni, ha portato un incremento della popolazione mondiale di 1,5 miliardi di individui, e una crisi climatica galoppante, oggi più che mai è necessario unire le forze per far fronte a questo stato delle cose», dichiara Petrini che aggiunge: «Con una classe dirigente sorda e sempre più in balia degli interessi economici delle multinazionali, o dei grandi fondi di investimento, noi crediamo che il cambiamento possa ancora avvenire dal basso. Ma per far sì che ciò si realizzi, è necessario che la società civile sia informata e avveduta su tutte le innumerevoli connessioni che, partendo dal cibo, si legano al benessere degli individui e alla salute del Pianeta. In questa edizione, Terra Madre vorrà promuovere una sana educazione e una più profonda conoscenza del comparto alimentare e di tutte le dinamiche che ne sottendono. Solo attraverso questo percorso sarà possibile creare la consapevolezza di “essere natura” e consegnare un futuro diverso alle nuove generazioni».
Tra le tematiche che ricorreranno di più in questo Terra Madre 2024 ci saranno interventi e approfondimenti riguardo il cambiamento climatico e il ruolo delle multinazionali nel sistema alimentare. Non mancheranno poi gli appuntamenti su come salvaguardare il sistema alimentare attraverso modelli agricoli che rispettino la natura, grazie alle testimonianze di attivisti, produttori e associazioni come Demeter – anche main partner dell’evento – che comprende più di mille aziende italiane le quali applicano il metodo di agricoltura biodinamica, ispirato dall’esoterista Rudolf Steiner, alle loro produzioni e coltivazioni. Il marchio sarà presente all’evento con uno stand dove poter assaggiare e scoprire i prodotti dei diversi artigiani coinvolti e parteciperà attivamente con seminari e workshop, tra cui il convegno “L’agricoltura che coltiva il benessere: da cento anni la biodinamica rigenera la terra e nutre la salute”, in calendario nella giornata di venerdì 27 settembre. «Siamo molto contenti di aver intrapreso, già dallo scorso anno, una collaborazione con Slow Food con cui condividiamo gli stessi valori di tutela e rispetto per la natura e, soprattutto, per i prodotti che essa ci offre – commenta Enrico Amico, presidente di Demter Italia –. Inoltre, il tema dell’edizione 2024 di Terra Madre è proprio “essere natura”, inteso come il rapporto equilibrato degli esseri umani con la natura, ed è assolutamente in linea con la filosofia Demeter».
Le altre conferenze che si svolgeranno nella quattro giorni nelle arene dedicate a Joannah Stutchbury – con interventi sulla giustizia lungo la filiera del cibo o la biodiversità –, l’arena in ricordo di Sergio Staino – che avrà come focus l’allevamento, la sostenibilità e prodotti che valorizzano territori e culture –, e la Your Next Arena, uno spazio dedicato ai giovani e alle loro idee con approfondimenti dedicati al rapporto tra cibo e salute. «Da ogni angolo del mondo, da ogni regione d’Italia portiamo a Torino migliaia di esempi concreti di un cibo che protegge il suolo, il clima, la biodiversità: dei vegetali, degli animali, dei saperi, delle culture – confessa Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia –. Sarà un viaggio di scoperta e conoscenza attraverso i colori, gli odori, i gusti, i volti dei produttori di tutto il mondo».
Oltre ai talk e convegni si contano diversi momenti dove poter “mettere in pratica” i concetti cardine di Slow Food, grazie ai Laboratori del Gusto, agli Appuntamenti a Tavola e agli eventi della Cucina dell’Allenza. Da segnare in calendario la degustazione “I formaggi da prati stabili: autentica espressione del territorio” a Parco Dora il 26 settembre, mentre alla Nuvola Lavazza (che ospita gli incontri fuori da Terra Madre) la mattina del 27 settembre andrà in scena “La colazione italiana” condotta dal pastry chef Marco Pedron. A inaugurare il format di Appuntamenti a tavola è Caterina Ceraudo, che la sera del 25 settembre presso Eataly Lingotto curerà una degustazione made in Calabria, incentrata sul gusto delle materie prime coltivate nell’orto biologico dell’azienda agricola di famiglia, dove si trova il ristorante stellato il Dattilo. Il 29 settembre si esibirà invece Pietro Zito, dell’Osteria Antichi Sapori, con un percorso che esplorerà il territorio dell’Alta Murgia in Puglia attraverso la sua tavola.