Da ex granaio dei Medici dove per quasi un secolo sono stati conservati i cereali in previsione dei tempi di carestia a ristorante e Lounge bar che promette una nuova offerta tra cibo e mixology, tra fine dining e new digital experience. Si chiama The Stellar ed è in riva all’Arno il progetto di rigenerazione urbana all’interno di Nana Bianca – lo start up studio nato nel capoluogo toscano nel 2012 dall’esperienza di Alessandro Sordi, Paolo Barberis e Jacopo Marello – e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che ha acquistato lo storico edificio. Un contesto che coniuga gli spazi della seicentesca corte di 240 metri quadri con la modernità degli ambienti interni, trasformato in centro d’innovazione tecnologica ma soprattutto culinaria e di miscelazione, che per i fiorentini oggi rappresenta il “Granaio delle idee”.
Questa innovativa galassia è già di per sé un piccolo museo (vale la pena fare un giro nell’antico magazzino mediceo adibito a galleria artistica) e si fonde con la modernità e la tecnologia, dimostrando una certa sensibilità verso la cultura, la comunicazione, il digitale e, naturalmente, l’arte di mangiare e bere bene. D’altronde, siamo a Firenze. In questo incubatore di imprese emergenti, la cucina è affidata a Luigi Bonadonna, chef toscano under 35 che, coerentemente con il manifesto di Nana Bianca, interpreta la tradizione in chiave leggermente contemporanea, senza – tuttavia – stravolgere la ricetta originale. Sua è l’intuizione della Carbonara 3.0 che traduce una chitarra di cacio e pepe, uovo marinato e pancetta crispy, più fedele invece la Panzanella toscana con pane croccante e verdure; si può optare per un menu alla carta o per una delle tre degustazioni (Vegetariana-Dal mare-Dalla terra) e comporre un unico percorso culinario dal gusto cosmopolita che punta su una cucina di prodotto, legata alla tradizione, ma proiettata in avanti. Dall’aperitivo fino a tarda sera il lounge bar e la corte sotto le stelle diventano lo spazio informale dove trascorrere la serata con i drink e le degustazioni speciali del bar, con un sottofondo di musica d’essai, sempre in perfetto equilibrio con il manifesto fine dining del ristorante. La proposta beverage, pensata in collaborazione con vino.com, realtà nata e cresciuta dentro Nana Bianca, assicura un’ottima selezione di etichette nazionali e non, oppure i signature cocktail di Nicola Spaggiari, in arte “l’Alchimista”.