Risale al 1786 la prima bottiglia di Vermouth lanciata sul mercato da Antonio Benedetto Carpano a Torino, consacrando così la capitale sabauda come luogo simbolo di questo vino aromatizzato. A distanza di oltre due secoli dalla sua creazione, la città della Mole è pronta a ospitare il primo Salone del Vermouth, in scena nel weekend del 24 e 25 febbraio negli spazi del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, in Piazza Carlo Alberto, e avrà il patrocinio del Comune di Torino e della regione Piemonte.
«Torino è la storia del Vermouth e meritava, da tempo, un luogo in cui potersi esprimere a 360°, davanti ai suoi abitanti e agli appassionati del tema – dichiara Laura Carello, direttrice creativa dell’evento –. Spero, vivamente, che questo Salone possa diventare uno degli appuntamenti della miscelazione italiana a cui non mancare».
E a non mancare saranno sicuramente le realtà più importanti del Vermouth a livello nazionale e internazionale, tra cui Vermouth Gran Torino 1861, Martini & Rossi e Antico Formula e i produttori locali che quotidianamente ne diventano ambasciatori come Franco Cavallero e Vermouth Il Reale. Durante la manifestazione sarà inoltre possibile incontrare esperti del settore e assaggiare il vino aromatizzato sia in purezza che in miscelazione – sono tanti i barman che lo utilizzano nei cocktail, grazie alle sue inconfondibili note erbacee –, e nei giorni che precedono e accompagnano la kermesse, dal 19 al 25 febbraio, ci si dà appuntamento al Fuori Salone del Vermouth (sembra che non manchino gli eventi diffusi in città in questo periodo: noi siamo reduci da Fuori di Taste) che si svolgerà tra i ristoranti e i cocktail bar di Torino, con due spazi ad hoc: il Museo Carpano (all’interno di Eataly Lingotto) che racconta proprio la storia del Vermouth e il Museo Lavazza in cui per il 22 febbraio è prevista una degustazione del vino piemontese assoluto e in miscelazione con il caffè grazie alla proposta gastronomica firmata dallo chef Gabriele Eusebi.
Proprio qui nella serata del 20 febbraio i migliori barman della città si sfideranno in occasione di Vermouth Contest Special Edition, davanti a una giuria d’eccezione che decreterà il miglior signature drink, mentre nei locali e nell’insegne che aderiranno all’iniziativa ci saranno menu dedicati, con una scelta tipica di piatti della tradizione piemontese – dal vitello tonnato alla battuta di fassona, dalla bagna cauda di verdure alle nocciole – che accompagneranno un calice del vino emblematico del capoluogo piemontese.
Per i buongustai che non rinunciano al food pairing, è altrettanto interessante il programma che coinvolge anche i ristoranti: tra gli indirizzi che presidieranno la parte food del Salone del Vermouth e organizzeranno cene dedicate al proprio locale si trovano fine dining del calibro di Del Cambio, Magorabin e Piano35 Ristorante, ma anche le incursioni vegetali di Antonio Chiodi Latini, la cucina estrosa dei fratelli Costardi Bros con Scatto e la proposta fusion di Azotea.