Come in molti potrebbero pensare, vent’anni fa non è stata una razdora a fondare Cesarine, Associazione per la Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Gastronomico Culinario Tipico d’Italia. La storia di questa comunità s’intreccia infatti con il mondo universitario perché è grazie alla professoressa di sociologia Egeria di Nallo che nacque, prima di diventare una piattaforma online di successo nel 2014 – sotto la guida dell’imprenditore tech Davide Maggi, ideatore di alcune tra le prime digital startup italiane – con circa 1.500 cuoche e cuochi amatoriali in tutta Italia che promuovono esperienze culinarie.
In questa prima decade sono infatti state tante le persone che hanno aperto le porte di case e dei loro territori a 50mila ospiti (dati del 2023) e ciascuna di loro racconta spesso una storia di riscoperta di sé o di rinascita. È questo il caso di Gabriella, cinquantenne che abita sul Lago Maggiore e che per anni ha fatto le stagioni in hotel prima di voler diventare cesarina a tempo pieno. O di Maurizio, neo-cesarino (sì, la declinazione esiste anche al maschile) che proprio nella “Grassa” ha trasformato la sua abitazione in pieno centro città in uno spazio da destinare alle sue cooking class dove propone ricette che abbracciano tradizioni emiliane, toscane e laziali. Così, a Torino c’è Benedetta, vedova con una figlia, mentre a Firenze Donatella era senza lavoro prima di entrare in questa rete.
C’è poi chi ha aggiunto un ulteriore tassello alle proprie ambizioni di cuoca casalinga, come Eleonora, cesarina dal 2022 che ha aperto la prima scuola di cucina in Italia di questa comunità. L’inedito spazio in questione si trova ad Assisi dove lei ha trasformato il suo casale per riunire fino a dodici persone intorno a un tavolo e insegnare a preparare pasta fresca (e non solo) secondo ricette umbre. Da lei la lezione inizia sempre con un assaggio di prodotti tipici del territorio, come formaggi, salumi e olio extravergine d’oliva, prosegue con la realizzazione di tre tipi di pasta fresca e si conclude con una degustazione dei prelibatezze preparate insieme, accompagnate da vino locale. Il suo piatto forte? Gli strangozzi alla norcina.