La tradizione culinaria italiana si arricchisce di nuovi capitoli con l’ingresso di sei ristoranti nell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, una storia lunga sessant’anni, nata per custodire e tramandare i sapori autentici del nostro Paese. Salgono così a 115 i locali dell’unione (di cui 11 all’estero), la cui mission è tramandare l’identità culinaria del nostro Paese, con una guida disponibile online che coinvolge gli utenti in un’esperienza interattiva grazie a un Qr Code.
Non solo nuovi ingressi: l’Unione si rinnova anche attraverso i cambi di specialità. Quattro ristoranti hanno già annunciato il nuovo piatto che li rappresenterà a partire dal 2025: Antica Osteria del Cerreto ad Abbadia Cerreto (LO) inserisce il Carnaroli “stra” mantecato al Pannerone Lodigiano Carena e pere caramellate, Albergo del Sole a Maleo (LO) sceglie la Sabbiosa con la crema al mascarpone, Ristorante M’Ama a Praiano (SA) fa conoscere i suoi Gnocchetti di Margherita e Mori Venice Bar a Parigi punta tutto su La Carabiniera.
I nuovi ristoranti e i loro piatti simbolo
Dal nord al sud, i nuovi sei ristoranti dell’associazione condividono spunti gastronomici inediti. A Curno, vicino a Bergamo, Trattoria Taiocchi riporta in tavola il calore della cucina bergamasca con i suoi Casoncelli di nonna Alda, ricetta tramandata da generazioni. A Verona, il Ristorante & Enoteca Darì celebra le preparazioni venete con il raffinato Risotto all’Amarone della Valpolicella Docg. Firenze, accoglie invece Regina Bistecca, un tempio per gli amanti della Bistecca alla fiorentina di Chianina, che nasce nei locali storici della Libreria Antiquaria Gonnelli in via Ricasoli, un tempo luogo di visita da parte di personaggi del calibro di Filippo Brunelleschi, Giotto, Michelangelo, Lorenzo Ghiberti, Francesco Talenti, Arnolfo di Cambio, tra gli altri.
In rappresentanza del sud c’è Pancrazio Locanda Cilentana che sorprende con uno Spaghettone al ragù di fico, una combinazione inaspettata e irresistibile. Napoli è rappresentata dalla vivace Ostaria Pignatelli, che reinterpreta un classico della cucina partenopea: la Pasta mista con patate e provola. Infine, a San Giorgio La Molara, nel beneventano, Taverna del Marchese punta su ingredienti locali con la Punta di petto di vitella marchigiana su crema di patate.
Riconoscimenti e collaborazioni con uno sguardo al futuro
Tra i momenti più significativi del 2024 (anno in cui si celebrano i 60 dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo) spicca l’assegnazione del Piatto del Buon Ricordo d’Oro alla famiglia Santini del Ristorante Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, un’istituzione della cucina italiana con tre stelle Michelin da trent’anni (record) che ha fatto parte del Buon Ricordo dal 1981 al 1989. «La loro dedizione è un esempio per tutti noi», ha dichiarato Cesare Carbone, presidente dell’associazione, sottolineando come l’unione tra tradizione e innovazione sia la chiave del successo. L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo guarda al futuro con ottimismo, forte del sostegno di prestigiosi partner del Made in Italy, come Franciacorta, Parmigiano Reggiano e Illy Caffè.