Tra lievitati d’autore e cioccolato in ogni gusto e forma, la Pasqua, si sa, è la ricorrenza preferita dai golosi. Mentre per i più piccoli il momento clou è quello in cui si scarta l’uovo e lo si infrange per puntare dritto alla sorpresa, per gli adulti la meraviglia può arrivare a un primo sguardo. Scegliere un uovo più bello o più buono? Risolviamo l’imbarazzo in questa carrellata di “tele bianche” reinventate per l’occasione, da assaporare con gli occhi ancor prima che al palato.
È una vera e propria esposizione d’arte, tanto che i pezzi possono essere prenotati e ritirati solo poco prima del 17 aprile, quella in corso da Walter Musco (Roma). Il pasticcere romano ha tributato le sue sculture di cioccolato ai protagonisti del balletto, in una serie di omaggi a danzatori, ma anche artisti, scenografi e costumisti. I cigni di Čajkovskij e i ballerini di Depero valgono da soli una visita a largo Bompiani.
Sempre ai grandi artisti, e in particolare a Magritte e ai suoi orologi onirici, guardano le uova di DaV Pastry Lab, il laboratorio delle dolcezze del Gruppo Da Vittorio (Sant’Alessandro, Bergamo). Nel locale ultimo nato in casa Cerea è disponibile una nuova linea sviluppata con il chocolate designer Davide Comaschi, che comprende pezzi finemente lavorati e praline da collezione.
Non solo superfici lisce e profili regolari, quando le uova di Pasqua guardano al futuro. È il caso della cioccolateria belga Charlotte Dusart (Milano), che ha lavorato su modellati geometrici e dripping psichedelici senza tralasciare il gusto. Materie prime di alta qualità e farciture ai lamponi e arachidi, oppure al cocco, lime e mandorla, oltre a varie scelte per chi ricerca opzioni vegane.
Passiamo per Napoli, dove da Mon Sciù — avamposto della pasticceria moderna nel cuore della città partenopea — Chiara Cianciaruso presenta un uovo sezionato in due. La proposta di quest’anno si chiama “Nero a metà” e vede un guscio di fondente 70% decorato in maniera minimale ma preziosa. All’interno, una sorpresa di nocciole tartufate.
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Più longilinee, slanciate e pennellate in oro, quelle create dal blasonato pastry chef Luca Lacalamita nella sua bakery contemporanea Lula (Trani). Oltre a pane e dessert, per le feste pasquali abbondano uova dalle forme insolite e gallinelle — qui in versione local “galletto murgiano” — di cioccolato pregiato, arricchite da frutta secca e preparazioni a base di miele e biscotti.
Non si è fatto trovare impreparato Guido Gobino: nei suoi punti vendita torinesi sono esposte varie versioni del “N’Uovo”, una raffinata scultura che sta in piedi da sé, dipinta con i colori dell’arcobaleno per condividere un pensiero sull’inclusività. Il cioccolatiere torinese si è cimentato inoltre in una collaborazione d’autore, realizzando per Armani/Dolci un uovo che riprende il motivo canneté tipico dei tessuti della maison (armanidolci.com).
Nei laboratori milanesi di Fusto si respira aria di avanguardia. Fondente Valrhona Grand Cru Venezuela 72%, gemme di arancia candite maison e fava tonka in scagliette sono gli ingredienti di pregio dell’“Uovo Design”, il cui involucro si presenta come un piccolo ed elegante collage di texture, forme e colori.
Non manca nulla nemmeno sulle uova romantiche e giocose di Enrico Rizzi (Milano): mattoncini, pezzi di puzzle, macarons e gemme. Su tutte spicca l’”Uovo sinfonia Rosé”, una composizione al litchi, lampone e rosa con petali di cioccolato ruby.
Da Le Levain (Roma) quello che si vede in superficie è un invito a esplorare l’interno, per scoprire, nell’Œuf Gourmand Popcorn, un ripieno di pralinato, caramello al burro salato e popcorn caramellati. Per gli amanti del genere, è disponibile anche la variante in cioccolato bianco alla vaniglia del Madagascar, con pralinato al pistacchio e pistacchi interi.
Occorre invece superare le apparenze davanti all’Uovo Duro degli Alajmo. Dall’esterno frastagliato e irregolare, croccante fuori ma scioglievole dentro, contiene un cuore morbido alla crema di nocciole o pistacchi.
Nella bottega cilentana SantoMiele (Prignano Cilento, SA), invece, il focus è sui prodotti del territorio. La novità del 2022 è una linea dedicata al paesaggio mediterraneo, ispirazione per l’Uovo Figo: un guscio di fondente extra 70% aromatizzato alle spezie, sul quale sono apposte a mano arance e mele essiccate.
E sulle tipicità del luogo — non solo alimentari — punta anche Sabadì, la boutique di Modica che insieme all’assortimento di tavolette di cioccolato crudo ha presentato “Pasqualino” e “Pasqualina”. Uova in fondente per lui, al latte per lei, sono inserite in un vaso di ceramica di Caltagirone da riutilizzare a feste concluse.
È un omaggio a Procida, Capitale della Cultura 2022, l’uovo da record di Gay Odin (Napoli). Nelle vetrine della storica fabbrica di via Vetriera si ammira l’opera alta due metri per oltre 300 kg di peso, sulla quale i mastri cioccolatieri hanno dipinto le casette colorate del borgo marinaro, il porto e i tipici limoni procidani.
Le possibilità di scelta, senza dubbio, non mancano. Ma per chi è alla ricerca di qualcosa di davvero unico e personale c’è “T’Uovo”, il kit “uovo fai da te” di Davide Appendino (Torino). Si può ordinare on-line ed è un uovo fondente diviso a metà, completo di una confezione con nastri e origami e delle istruzioni che guidano l’assemblaggio. Basta inserire una sorpresa speciale, decorare a piacere, incartare, et voilà.
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