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Piemonte

Vent’anni di Pollenzo e cinque giorni di festa

La prima Università di Scienze Gastronomiche al mondo festeggia questo importante anniversario dal 30 maggio al 3 giugno, trasformando l’Ateneo piemontese in un palcoscenico di eventi e talk aperto a tutti.

Dove poteva essere fondata la prima Università di Gastronomia nel mondo se non in Italia? Mentre la cucina italiana sta proseguendo a vele spiegate la sua corsa per diventare Patrimonio culturale immateriale Unesco, l’Ateneo di Pollenzo fondato da Carlo Petrini festeggia i suoi primi vent’anni di storia a dimostrazione di quanto il nostro Paese sia un unicum di competenze, expertise e conoscenze enogastronomiche a livello globale.

Così l’Università della frazione di Bra (Cuneo) ha deciso di celebrare questo importante anniversario, “l’età della piena giovinezza e della fioritura, una tappa già densa di storia, di condivisione, di idee e di mutamento”, con un evento di cinque giorni che, dal 30 maggio al 3 giugno, si svolgerà proprio nel borgo piemontese con diverse attività in programma. Sin dalla nascita infatti l’Università di Scienze Gastronomiche ha accolto nei suoi corsi di laurea (attualmente 12) 3.800 studenti – di cui il 45% stranieri –, con 101 Paesi rappresentati e 1.751 viaggi didattici organizzati.

L’apertura della kermesse coincide con la conferenza “Educazione Alimentare. Col cibo si educa, col cibo si cambia”, appello volto a promuovere l’educazione alimentare come insegnamento obbligatorio in tutte scuole italiane. Per questo appuntamento sono previsti i rappresentanti delle più importanti aziende agroalimentari italiane, enti e istituzioni che ascolteranno gli interventi del founder di Slow Food e di Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia; con loro ci saranno anche Sveva Sagramola, autrice e conduttrice televisiva, il direttore generale aggiunto Fao Maurizio Martina e il professore di Storia Medievale dell’Università del Piemonte Orientale e amato scrittore Alessandro Barbero.

Nelle giornate di venerdì e sabato, la cittadina piemontese ospiterà anche workshop promossi dagli studenti (o ex alunni) dell’Università: 22 laboratori dedicati al mondo del food attraverso esperienze sensoriali e interattive o approfondimenti su diversi temi dell’enogastronomia tra cui birra artigianale, cacao, formaggi o wagyū. Inerente al tema della panificazione, della fermentazione – decisamente attuale nella ristorazione contemporanea – e della cucina sostenibile ci saranno nove incontri formativi a riguardo, mentre al vino sono dedicate quattro degustazioni. Si comincia il 31 maggio con l’assaggio del Greco di Tufo, per proseguire il giorno seguente con i calici della nota produttrice siciliana Arianna Occhipinti e la cantina Cordero di Montezemolo. Si chiude la domenica con i vini della famiglia Allegrini, storica realtà vitivinicola della Valpolicella.

Per discutere dei temi più importanti dell’enogastronomia, sono previsti 16 talks con docenti e ricercatori dell’Università di Pollenzo: tra gli argomenti trattati, la plastica, i segnali acustici nell’esperienza alimentare, la cucina mediterranea e la salvaguardia di patrimoni e prodotti culinari. Un altro appuntamento da segnare in agenda è l’Hungry Minds Film Festival, evento che celebra la relazione tra cinema, cultura, cibo e sostenibilità con 3.500 documentari provenienti da 106 Paesi di tutto il mondo. Infine, negli spazi dell’Ateneo non mancheranno punti ristoro e un mercato a “cielo aperto” dei produttori e degli ex studenti, per acquistare e conoscere prodotti di prima qualità.

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