Veuve Clicquot festeggia i 250 anni con la cuvée Vintage 2002

Veuve Clicquot festeggia i 250 anni con la cuvée Vintage 2002

Didier Mariotti ha scelto di puntare sul 63mo millesimato nella storia della maison per celebrare lo stile dettato da Madame Clicquot. Al via la campagna “Good day, sunshine” e in Giappone una mostra racconta l’eredità di Reims.

“Bevo Champagne quando sono felice e quando sono triste. A volte lo bevo quando sono sola. Quando ho compagnia lo considero obbligatorio. Mi ci balocco se non ho fame e lo bevo quando ne ho. Altrimenti, non lo tocco mai – a meno che non abbia sete”. Basterebbe questo invito scherzoso ad abbandonarsi allo Champagne in qualsiasi momento, attribuito all’ironia di Madame Clicquot, per celebrare quel capolavoro di stile e di marketing che ha portato Veuve Clicquot a essere una delle maison più conosciute e apprezzate al mondo. Rimasta vedova molto giovane, priva di una formazione economica e di esperienza imprenditoriale, Madame Clicquot ha trasformato una piccola cantina familiare in un brand che quest’anno celebra i 250 anni mettendo in risalto tradizione enologica, savoir-faire e un patrimonio culturale di straordinaria potenza comunicativa. Madame Clicquot ispira ancora oggi la maison – entrata nel frattempo nel portafoglio della multinazionale del lusso Lvmh – che si propone nel mondo come simbolo di una cultura avant-garde rappresentata dall’iconico colore giallo. «Questi 250 anni – dicono da Reims – rappresentano l’opportunità di dare risalto alla tradizione senza precedenti di questa Maison de Champagne, forza ispiratrice e innovatrice nei campi dell’enologia e del design, a riprova della sua capacità di sapersi reinventare».

“Good day, sunshine”. Da 250 anni

In occasione dell’importante anniversario, Veuve Clicquot presenta la nuova campagna globale per affermare la natura solare del brand. È un omaggio alla gioia e al sole, espresso dalla canzone “Good Day, Sunshine” interpretata dall’artista canadese Charlotte Cardin, mentre per illustrare la campagna sono stati coinvolti il regista Jan Gleiee il fotografo americano Tyler Mitchell. Contestualmente, la collezione The Icons ha trasformato quattro oggetti iconici di design (ice-box, ice-jacket, Clicquot arrow e mini-frigo Smeg) portandoli a essere più durevoli e sostenibili. In ambito culturale, la maison ha invece inaugurato a Tokiola mostra “Solaire Culture” con oltre 2mila oggetti e un chilometro d’archivio. Ideato come esperienza che si rivolge a tutti i sensi, questo viaggio in due secoli e mezzo di “Cultura Clicquot” celebra la creatività, l’ottimismo e l’audacia, arrivando al giorno d’oggi con opere d’arte appositamente commissionate per la mostra a dieci artiste di fama internazionale.

2002 Limited Edition per l’anniversario

L’annuncio più atteso era però per la speciale release che la maison avrebbe rilasciato per celebrare i 250 anni di successi. Didier Mariotti – undicesimo Chef de Caves di Veuve Clicquot – ha puntato le sue carte sul Vintage 2002, il 63mo Millesimato dal 1810, anno in cui Madame Clicquot creò il primo Champagne legato all’annata. «Un assolato 2002 ha offerto pinot Nnoir corposi e generosi e chardonnay molto espressivi, provenienti dai Premiers e Grands Crus – riferiscono dalla maison –. La rara ricchezza aromatica di questo vino, dovuta dall’invecchiamento prolungato sulle fecce nelle crayères, con una sboccatura recente, celebra la nostra arte dell’invecchiamento». E in effetti al calice la nuova cuvée presenta una seducente evoluzione, tra sentori di miele di coriandolo, brioche e agrumi maturi al naso, che tornano al palato allungandosi con una rotondità giocosa, leggermente pepata. Per enfatizzare e preservare la “firma del tempo”, il Vintage 2002 viene rilasciato unicamente in grandi formati.

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