Per chi parteciperà alla prima e molto attesa edizione post-pandemica di Vinitaly si prospettano giornate movimentate. Il mondo enologico si rimette in moto e anzi accelera dopo due anni di stop forzato, convergendo nel capoluogo scaligero dal 10 al 13 aprile per la 54ma edizione del salone del vino e del distillato. Nel programma fitto di eventi, dentro e fuori la sede fieristica, quello previsto domenica 10 alle ore 15.00 merita un posto in agenda: per “Iconic Women in Italian Wine” Monica Larner di Wine Advocate e Alison Napjus di Wine Spectator condivideranno il palco per raccontare le storie di sette produttrici vinicole italiane.
Per la prima volta, due delle più autorevoli firme del giornalismo internazionale di settore andranno insieme in scena e celebreranno alcune personalità iconiche del panorama italiano. Seguirà una degustazione guidata, per ritrovare eccellenze già note e scoprire nuove proposte. Insieme alle autrici statunitensi, protagoniste della tavola rotonda saranno l’alfiere dell’Amarone Marilisa Allegrini, l’ambasciatrice dei Super Tuscan Albiera Antinori, l’unica donna tra i “Barolo Boys” Chiara Boschis, la signora del Teroldego Elisabetta Foradori, il genio dei terreni vulcanici potentini Elena Fucci, l’ereditiera del blasonato Sassicaia Priscilla Incisa della Rocchetta e Arianna Occhipinti, in qualità di portavoce della Sicilia
«È da diversi anni che mi batto per questo evento — dichiara Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International e principale organizzatrice della conferenza — e vederlo ora in calendario è per me la realizzazione di un sogno di vecchia data. Perché una cosa del genere non è mai successa prima?». È proprio l’obiettivo principale dell’incontro l’elemento che ne definisce la rilevanza: superare le barriere innalzate da logiche concorrenziali — sia dal punto di vista giornalistico, che da quello commerciale — per mostrare agli esponenti del settore le potenzialità della collaborazione tra professioniste.
Come le due giornaliste, le produttrici coinvolte sono concorrenti da anni se non, in alcuni casi, da generazioni. Provenienti da cinque regioni d’Italia ed esempio di un vario mosaico di percorsi aziendali, le loro cantine sono in competizione costante per la conquista di fette di mercato e visibilità internazionale. Un evento da seguire, dunque, quello che vedrà queste imprenditrici riunirsi per illustrare i propri vini e le proprie storie in nome della condivisione e dell’empowerment femminile, in un’edizione di Vinitaly che si preannuncia seminale sotto multi punti di vista.